Lo sapevate? Che cosa vuol dire l’espressione “Spacciau su giogu”?

È una delle espressioni più iconiche, taglienti e senza appello della lingua sarda: "Spacciau su giogu". Ha a che fare con qualcosa di crudele: la fine inevitabile di qualcosa di bello.
Lo sapevate? Che cosa vuol dire l’espressione “Spacciau su giogu”?
È una delle espressioni più iconiche, taglienti e senza appello della lingua sarda: “Spacciau su giogu”. Ha a che fare con qualcosa di crudele: la fine inevitabile di qualcosa di bello.
Perché la lingua sarda è così, una lama affilata che non ha paura di dire la verità, anche quando fa male. “Spacciau su giogu” significa letteralmente “il gioco è finito”, ma in realtà è molto di più: è il colpo di grazia, il sipario che cala senza possibilità di bis, il momento in cui qualcuno ti guarda e, con un sorriso beffardo, ti comunica che la pacchia è finita. Hai finito i soldi al casinò? Spacciau su giogu. Ti hanno beccato mentre marinavi la scuola? Spacciau su giogu. La festa stava andando alla grande, ma all’improvviso arrivano i carabinieri? Spacciau su giogu. Mangi a sbafo e poi finisce tutto? È quel tipo di frase che non lascia scampo, che non prevede margini di trattativa. Se qualcuno la pronuncia, puoi star certo che il divertimento è ufficialmente terminato.
Ecco perché il sardo è una lingua meravigliosa: sa essere diretta, ironica e implacabile al tempo stesso. Perché nella vita, prima o poi, tutto finisce. E quando succede, c’è solo un modo per dirlo come si deve: spacciau su giogu!

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