Ci sono storie che nascono dalla passione, dall’intuito e dalla voglia di costruire qualcosa di grande. Quella di Sara Brundu e della sua Key Estate è una di queste: un percorso iniziato con coraggio e determinazione che, a distanza di 15 anni, ha portato la sua agenzia a diventare un punto di riferimento nel settore immobiliare in Sardegna, con quattro sedi e un team in continua crescita.

La passione per l’immobiliare ha radici profonde nella vita di Sara Brundu. Prima ancora di avvicinarsi al mondo delle compravendite, ha maturato un’esperienza solida nell’amministrazione condominiale. Gli stimoli e gli insegnamenti provenienti dallo studio tecnico di suo padre hanno poi affinato la sua visione che, insieme al desiderio di autonomia e alla voglia di offrire un servizio personalizzato l’hanno spinta a compiere il grande passo e fondare la propria agenzia. Così, con esperienza e tanto entusiasmo, è nata Key Estate: la chiave immobiliare.

Fin dall’inizio, l’obiettivo è stato chiaro: costruire un’agenzia con un’anima, che non seguisse modelli standardizzati, ma che mettesse il cliente al centro di ogni processo. “Siamo strutturati come un grande brand, ma non siamo un franchising. Ogni cliente per noi è unico, e come tale viene seguito con cura e dedizione”, sottolinea Brundu.

Questa filosofia ha portato Key Estate a una crescita costante. Nel 2025, l’agenzia compie 15 anni e oggi conta quattro sedi a Cagliari, Sassari, Nuoro e Olbia, l’ultima apertura. Un risultato frutto di impegno, professionalità e di un metodo di lavoro incentrato sulla qualità e sull’innovazione.

L’agenzia non si limita a intermediare immobili, ma offre un pacchetto di servizi studiato per rendere ogni esperienza di vendita o acquisto fluida ed efficace:

• Piano di Marketing & Analisi di Mercato: strategia personalizzata per ogni immobile.
• Book Fotografico, Virtual Tour Interattivo, Voli con il Drone: servizi personalizzati per esaltare ogni immobile.
• Brochure Immobile: ogni casa ha una presentazione dedicata, con immagini, descrizione e planimetria.
• Key Day: open house per visitare gli immobili senza appuntamento.
• Assistenza fino al rogito: Key Estate segue ogni cliente fino alla chiusura della trattativa.
• Incarico di Ricerca: se Key non ha la casa nel suo portafoglio, la cerca attraverso le collaborazioni con altre agenzie e altri canali.
• Eventi e Sponsorizzazioni: presenza costante sul territorio con iniziative promozionali.
• KeyRelooking: home staging per migliorare l’estetica della casa senza svalutarne il prezzo.
• KeyBusiness: specializzati in aste e stralci.

Sara Brundu guarda avanti con la stessa energia degli inizi. La sua visione per Key Estate non si ferma: continua a puntare sull’innovazione, sulla formazione continua del team e su un servizio sempre più personalizzato. “Abbiamo iniziato con un sogno e tanto lavoro. Ogni giorno mi impegno per la felicità dei miei clienti e la realizzazione dei loro desideri. Ho iniziato facendo ciò che era necessario, poi ciò che era possibile e oggi mi sorprendo ancora a fare l’impossibile”, conclude Brundu.

Il libro scritto da Sara Brundu

Key Estate non è solo un’agenzia immobiliare: è la realizzazione di una visione, la chiave per aprire nuove opportunità e trasformare il concetto di intermediazione in un servizio di eccellenza.

C’è un amore che sa di vento salmastro, di colline baciate dal sole e di rosa tenue in un calice ghiacciato. È l’amore di Isabelle e Jean-Paul Tréguer per la Sardegna. E il frutto di quel colpo di fulmine oggi si chiama SO CHIC! – l’unica cantina dell’Isola specializzata nella produzione di vino Rosé, pronta a conquistare i palati del Porto Cervo Wine & Food Festival 2025. Non è una storia qualunque. È la storia di due pubblicitari francesi che, dopo aver venduto la loro agenzia parigina – BIG Success, leader nella pubblicità televisiva d’Oltralpe – hanno deciso di riscrivere la propria vita a sud della Sardegna, tra Villasimius e Castiadas, in un angolo di mondo che loro stessi definiscono un “paradiso”.

Una volta sbarcati sull’isola, Isabelle e Jean-Paul scoprono una lacuna nel panorama vinicolo locale: il Rosé, re delle estati francesi, qui è ancora un outsider. Ma dove molti vedono un’assenza, loro vedono un’opportunità. Nasce così un sogno audace: dare vita alla prima cantina sarda interamente dedicata al Rosé, con un brand dal nome internazionale, leggero e memorabile. SO CHIC !, appunto.

Ma perché proprio il Rosé? Le ragioni sono solide come la terra di Capo Ferrato, dove nasce il Cannonau che firma l’identità del SO CHIC !. In Francia, il Rosé rappresenta oltre il 35% dei consumi di vino. A livello globale ha superato il 15%. E mentre l’Italia esporta con successo, il consumo interno è ancora limitato. Una nuova era è alle porte – e la Sardegna ha tutte le carte per guidarla.
Qui il Cannonau – antichissimo, generoso, erede diretto del Grenache provenzale – incontra il savoir-faire francese in una sinergia perfetta. Il risultato è un Rosé 100% Cannonau, fresco, elegante, sorprendente, ideale per l’aperitivo, per una cena sul mare o un brindisi sotto le stelle. E poi c’è un altro segreto: il cuore delle donne. Perché sono loro oggi a trainare il mercato del vino Rosé: un vino versatile che sa essere chic senza essere snob, che porta con sé il colore dell’amore e della libertà.

Il tappo di sughero rosa, una piccola sorpresa “chic” per i consumatori

In appena cinque anni, il Rosé SO CHIC ! è diventato un piccolo fenomeno. Più di 200 punti vendita in Sardegna, tra resort a cinque stelle, ristoranti gourmet, beach club esclusivi e boutique del vino. E poi Roma, Milano, la Svizzera, gli USA, la Francia: un rosé che ha superato il mare, portando con sé l’essenza di un’isola che sa essere autentica e contemporanea. Dal 8 all’11 maggio, Isabelle e Jean-Paul porteranno la loro visione al Porto Cervo Wine & Food Festival 2025, uno degli eventi più prestigiosi del settore Horeca. Una vetrina d’eccellenza dove SO CHIC ! sarà molto più che un’etichetta: sarà una dichiarazione d’intenti.
«Siamo francesi, sì. Ma oggi ci sentiamo più sardi che mai. Abbiamo voluto dimostrare, insieme ai viticoltori dell’isola, che anche la Sardegna può produrre un Rosé capace di competere con i migliori di Provenza», raccontano con orgoglio i fondatori.
E mentre i calici tintinnano tra le mani degli esperti e dei sognatori, una cosa è certa: il futuro del vino Rosé in Sardegna ha già un nome. Ed è terribilmente SO CHIC !