Addio all’artista Maria Crespellani, 99 anni: una vita dedicata all’arte e alla cultura

Amica di Maria Lai e di Francesco Ciusa, Maria Crespellani avrebbe compiuto 100 anni a novembre.
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Si è spenta a Cagliari all’età di 99 anni Maria Crespellani, artista di straordinaria sensibilità e profonda espressività. Nata nel capoluogo sardo il 30 novembre 1925, era la seconda di quattro figlie di Luigi Crespellani, avvocato e noto politico, amante della musica e della letteratura, e Teresa Mundula, studiosa delle scienze e letterata. La famiglia Crespellani-Mundula era un vivace crocevia culturale, un ambiente in cui l’arte, la creatività e l’intelletto erano di casa.
Cresciuta in questo stimolante contesto, Maria ha manifestato sin da giovane un talento innato per l’espressività artistica, abbracciando con entusiasmo la scultura e l’arte figurativa. Dopo essersi laureata in Lettere nel 1948 con il professor Raffaello Delogu, si specializzò in Storia dell’Arte sotto la guida del professor Corrado Maltese. La sua carriera accademica l’ha vista impegnata per molti anni come insegnante nei licei classici Siotto Pintor e Dettori di Cagliari, contribuendo alla formazione di generazioni di studenti e partecipando attivamente alle iniziative dell’ANISA, l’Associazione degli Storici dell’Arte.
Nel 1951 sposò Pietro Puddu e con lui costruì una famiglia numerosa e affettuosa, dando alla luce sei figli: Giovanna (1953), Francesco (1955), Luisa (1957), Margheritina (1959-1961), Stefano (1961) e Luigi (1968). L’intensa vita familiare influenzò profondamente la sua produzione artistica, caratterizzata da opere che ritraevano figli, nipoti e pronipoti, trasformando l’affetto e i legami familiari in espressioni d’arte.
Già dagli anni ’40, Maria Crespellani si dedicò alla scultura, realizzando opere in gesso, creta e bronzo. La sua crescita artistica fu arricchita dall’incontro con Francesco Ciusa e dal legame affettivo e creativo con l’amica Maria Lai. La sua produzione è un inno alla sensibilità e all’interiorità, con opere in creta che riflettono ideali, valori, intimità e una tensione positiva verso la vita. Le sue creazioni, a volte velate di ironia e umorismo, si distinguono per la delicatezza e la leggerezza, qualità che rispecchiano la sua profonda nobiltà d’animo.
Accanto alle sculture, Maria si dedicò con passione ai ritratti in creta, un aspetto fondamentale del suo percorso artistico. Alcune di queste opere furono esposte nella mostra Materia Sensibile del 2012, ma il corpus della sua produzione è vastissimo e in continua riscoperta. I suoi ritratti, incentrati soprattutto su bambini e giovani, sono un’espressione autentica della loro personalità e della loro essenza, caratterizzati da un’attenzione meticolosa ai dettagli e ai segni particolari che li rendono unici.
Il suo lascito artistico e culturale resta vivo e prezioso, testimoniando un’esistenza dedicata alla bellezza e alla ricerca interiore. Informazioni e foto dal suo sito web.

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