Il Cagliari chiude il primo tempo in svantaggio contro la Juventus, sotto di un gol a causa di una disattenzione difensiva che ha permesso a Dusan Vlahović di sbloccare il match.

L’episodio chiave arriva al 12′ minuto, quando un errore in impostazione di Adopo e Mina spalanca la strada all’attaccante serbo. Vlahović intercetta il passaggio corto, si invola sulla sinistra, supera Caprile in uscita e, nonostante l’angolo stretto, trova lo spiraglio giusto per infilare il pallone in rete. Il tentativo disperato di Mina di recuperare e salvare sulla linea si rivela inutile.

I bianconeri sfiorano il raddoppio in più occasioni. Al 24′ una leggerezza di Augello concede una chance a Conceição, ma Caprile è attento e copre bene il primo palo. Tre minuti più tardi, il portiere rossoblù si rende ancora protagonista con un’ottima parata su un rasoterra insidioso di Yıldız, imbeccato da Vlahović. Al 33′ ci prova Koopmeiners di testa, ma il pallone termina a lato. L’occasione più ghiotta per il raddoppio capita però a Conceição, che su un cross deviato dalla sinistra manca clamorosamente l’impatto con il pallone al centro dell’area.

Per il Cagliari, poche occasioni offensive: l’unico tentativo arriva con una conclusione dal limite di Zortea, bloccata senza problemi da Di Gregorio. L’arbitro manda le squadre negli spogliatoi senza recupero, con i rossoblù chiamati a una reazione nella ripresa per provare a raddrizzare la partita.
 

Entro la prima metà di dicembre il Comune di Cagliari dovrebbe ricevere l’aggiornamento del piano economico-finanziario per il nuovo stadio del club sardo. Il progetto, in sviluppo da quasi un decennio, ha richiesto ingenti investimenti in consulenze legali, finanziarie, strategiche e di progettazione, oltre a un’attenta gestione delle autorizzazioni e delle prescrizioni dei numerosi enti pubblici coinvolti.

Attualmente Cagliari Calcio e Deloitte stanno aggiornando il piano, che sarà certificato da UniCredit, mentre la Sfirs, società finanziaria della Regione Sardegna, coordinerà la raccolta del debito insieme all’Istituto per il Credito Sportivo e ad altre banche commerciali.

Il progetto prevede uno stadio da 30mila posti, in linea con le indicazioni di UEFA e FIGC, per consentire alla città di candidarsi come sede degli Europei 2032. L’opera sarà realizzata con una concessione cinquantennale e sarà finanziata in larga parte da capitale privato, con l’auspicio che il Governo renda operativo il fondo equity per gli stadi.