Lo sapevate? La Sardegna un tempo ospitava una barriera corallina straordinaria

La Sardegna e il suo tesoro dimenticato: la barriera corallina sarda.
Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale continuano a mettere a dura prova gli ecosistemi marini in tutto il mondo. Tra i simboli più conosciuti di questa crisi c’è la Grande Barriera Corallina australiana, ma pochi sanno che anche la Sardegna un tempo ospitava un reef corallino straordinario, risalente a milioni di anni fa. Ce lo racconta il geologo Luigi Sanciu.
Tra Nurri e Serri, nel cuore dell’Isola, frammenti di corallo fossilizzati raccontano di un’epoca in cui il mare sardo era un luogo di straordinaria biodiversità. Questo reef, che si formò circa 18-20 milioni di anni fa, rappresentava una ricchezza naturale paragonabile a quella delle barriere coralline tropicali di oggi.
Oggi, tuttavia, l’indifferenza e la scarsa consapevolezza sembrano aver relegato questa eredità al dimenticatoio. Mentre le barriere coralline tropicali soffrono per l’acidificazione degli oceani, l’aumento delle temperature e l’inquinamento, la memoria del reef sardo ci ricorda quanto sia importante proteggere il nostro mare e i suoi ecosistemi, che continuano a essere minacciati.
Proteggere il mare non è solo un impegno per gli scienziati o gli ambientalisti, ma una responsabilità collettiva. Il Mediterraneo, seppur piccolo rispetto agli oceani, è un bacino ricchissimo di vita e biodiversità, che merita attenzione e rispetto.

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