Dodici “bocche” d’acqua e quattro statue a rappresentare le stagioni: dove si trova questa fontana imponente e bellissima?

Dodici bocche d’acqua, chiamate cantaros, che rappresentano il fluire del tempo. E quattro statue che raffigurano le stagioni, a sottolineare il ciclo perpetuo della natura. Ecco dove si trova questa fontana e perchè valga certamente una visita!
Bella, vero? Stiamo parlando della Fontana di Rosello, che è uno dei monumenti storici più rappresentativi di Sassari, spesso identificato addirittura come simbolo della città. Situata nella valle del Rosello, la fontana si trova in una posizione suggestiva, sovrastata dal ponte omonimo, costruito durante il periodo fascista, e incastonata ai piedi del quartiere di Monte Rosello.
Questo capolavoro architettonico, risalente agli inizi del Seicento, è una testimonianza unica dell’arte tardo-rinascimentale in Sardegna. La sua struttura e il suo significato allegorico la rendono non solo un’opera di grande valore estetico, ma anche un simbolo del fluire del tempo e della ciclicità della natura.
La fontana è caratterizzata da dodici bocche d’acqua, chiamate cantaros, che rappresentano il fluire del tempo. Ad esse si affiancano quattro statue che raffigurano le stagioni, a sottolineare il ciclo perpetuo della natura e il suo legame con la vita umana. Questa combinazione di elementi architettonici e allegorici conferisce alla fontana un profondo valore simbolico, in cui arte e natura si fondono armoniosamente.
Quando venne costruita, agli inizi del XVII secolo, la Fontana di Rosello rappresentava una vera innovazione nel panorama architettonico locale. Le sue forme, ispirate ai modelli tardo-rinascimentali, si distaccavano nettamente dalla tradizione sarda dell’epoca, portando a Sassari un soffio di modernità e un’attenzione al dettaglio artistico che rendevano il monumento unico sull’intera isola.
La collocazione della fontana nella valle del Rosello contribuisce al suo fascino.
Questo luogo pittoresco, circondato dalla vegetazione e dominato dal ponte Rosello, crea un contrasto tra la monumentalità dell’architettura e la quiete naturale del paesaggio. È uno spazio in cui passato e presente si incontrano, richiamando visitatori e cittadini a riscoprire la storia e la bellezza della città.

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