Una domenica da incorniciare per il Cagliari e i suoi tifosi, che all’Unipol Domus assistono a una straordinaria rimonta contro il Lecce. Dopo un primo tempo chiuso in svantaggio per il gol di Pierotti, i rossoblù si scatenano nella ripresa, trasformando una partita complicata in una goleada memorabile.

Il Lecce si era portato avanti al 42’ grazie a Pierotti, bravo a sfruttare un rimpallo favorevole e a battere Caprile di sinistro. Nonostante un buon approccio iniziale, con occasioni per Adopo, Krstovic e Piccoli, il Cagliari aveva faticato a concretizzare e la sorte sembra sorridere agli ospiti.

Ma nella ripresa tutto cambia. Nicola azzecca i cambi e il vento della partita gira. Al 60’, Gaetano – subentrato a Viola – finalizza un perfetto assist di Deiola, facendo esplodere l’Unipol Domus in un boato liberatorio. Solo cinque minuti dopo, Luperto completa la rimonta con un colpo di testa preciso, facendo impazzire di gioia il pubblico. La svolta definitiva arriva al 70’, quando Rebic si fa espellere per un brutto fallo su Mina, lasciando il Lecce in dieci uomini.

Da quel momento, il Cagliari dilaga: all’80’, Zortea firma il tris – il suo terzo gol consecutivo nelle ultime tre partite – e tre minuti più tardi Obert chiude i conti, siglando il definitivo 4-1. È un Cagliari irresistibile quello della ripresa, capace di trasformare una giornata fredda di gennaio in una festa indimenticabile per i propri tifosi. Nicola si gode la vittoria, ma predica calma: la strada è ancora lunga, ma questo Cagliari oggi ha dimostrato di avere fame.

Il finale di Cagliari-Roma si è trasformato in un vortice di nervosismo, culminato nella lite – diventata virale – tra Folorunsho e Hermoso. Un faccia a faccia teso, tra insulti, mani davanti alla bocca e gesti minacciosi, esploso dopo il rigore reclamato dai rossoblù e poi negato dall’arbitro.

Tutto nasce dal contatto in area tra Palestra e un difensore giallorosso: l’azione sembrava indirizzare il Cagliari verso il possibile penalty, ma il direttore di gara ha giudicato regolare l’intervento. Da lì la miccia si è accesa.

Nel parapiglia, Folorunsho e Hermoso si affrontano a pochi centimetri di distanza: il cagliaritano si copre la bocca con le mani, ma quando si allontana il labiale sembra tradire insulti pesanti, alcuni dei quali – secondo i video circolati online – diretti persino alla madre del giocatore spagnolo. Le immagini hanno invaso i social in pochi minuti, accendendo una marea di commenti e polemiche.

L’arbitro decide per il cartellino giallo a entrambi, senza riuscire però a raffreddare gli animi. Pochi minuti più tardi, un nuovo caso: Palestra mette il pallone verso la linea laterale per fermare il gioco e permettere i soccorsi a un compagno, ma Hermoso intercetta la palla prima che esca e riparte lungo la fascia. Una scelta che fa infuriare tutta la panchina e i giocatori rossoblù, che lo circondano immediatamente.

La Roma, per ristabilire la calma, finirà poi col restituire volontariamente il pallone. Un epilogo incandescente che ha avvelenato il post-partita e alimentato un acceso dibattito online, a conferma del clima teso che ha accompagnato tutta la parte finale del match.