Un drammatico incidente ha sconvolto questa mattina la tranquillità delle campagne di Illorai, in provincia di Sassari. Un uomo di 75 anni, ex vigile urbano del paese ora in pensione, ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da due mucche. L’incidente si è verificato intorno alle 9, mentre l’anziano era intento a caricare il bestiame su un camion.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo stava lavorando con il suo bestiame quando una delle mucche, probabilmente spaventata o in difficoltà, è scivolata, travolgendolo e schiacciandolo con il suo peso. L’impatto è stato violento e ha causato lesioni fatali.

Immediato l’intervento dei soccorsi: sul posto sono giunti un elisoccorso e un’ambulanza del 118, allertati dai presenti. Nonostante gli sforzi del personale medico, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Le ferite riportate erano troppo gravi e il suo cuore ha cessato di battere poco dopo l’incidente.

L’intera comunità di Illorai è sotto shock per la perdita del 75enne, ricordato da molti come una persona gentile e rispettata. La notizia ha scosso profondamente il piccolo paese, dove l’ex vigile urbano era conosciuto per il suo impegno e la sua dedizione alla comunità.

Le autorità locali hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica esatta dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Nel frattempo, amici e parenti si stringono intorno alla famiglia dell’uomo, colpita da un lutto tanto improvviso quanto doloroso.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.