Coro di scherno: il Milan multato per il «Tornerete in Serie Bee» contro il Cagliari

Nel testo del provvedimento disciplinare si legge: "Ammenda di 15.000 euro alla società Milan per avere, suoi sostenitori, nel corso della gara, intonato un coro becero di scherno nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria"
Il Giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha inflitto una multa di 15.000 euro alla società rossonera per il comportamento tenuto dai propri tifosi durante la partita contro il Cagliari, disputata sabato scorso al Meazza. La sanzione è stata motivata principalmente da un coro considerato offensivo e irrispettoso nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, il celebre «Tornerete in Serie Bee», intonato più volte nel corso della gara.
Nel testo del provvedimento disciplinare si legge: «Ammenda di 15.000 euro alla società Milan per avere, suoi sostenitori, nel corso della gara, intonato un coro becero di scherno nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) del Codice di Giustizia Sportiva».
La frase incriminata, intonata dai tifosi già dal primo tempo, è stata ritenuta un comportamento antisportivo e lesivo della dignità dei sostenitori del Cagliari, oltre che dell’intera comunità sarda.
La multa, tuttavia, non si limita al comportamento dei tifosi. Il Milan è stato infatti sanzionato anche per un’altra violazione, definita di responsabilità oggettiva, legata al ritardo nell’inizio sia del primo sia del secondo tempo, protrattosi per circa tre minuti. Sebbene questo aspetto sia stato menzionato nel comunicato, appare di minore gravità rispetto ai cori di scherno.
Questo episodio riaccende il dibattito sulla responsabilità delle società sportive per il comportamento dei propri tifosi. La decisione del Giudice sportivo richiama l’importanza di promuovere un ambiente rispettoso e privo di insulti all’interno degli stadi, sottolineando che episodi del genere danneggiano l’immagine del calcio italiano.
La sanzione attenuata, in virtù dell’articolo 29 del Codice di Giustizia Sportiva, dimostra comunque un certo grado di comprensione per il club rossonero, che potrebbe aver adottato misure preventive insufficienti ma non direttamente dolose.
Resta da vedere se questa multa sarà sufficiente a dissuadere i tifosi da comportamenti simili in futuro e se il Milan deciderà di adottare iniziative concrete per migliorare l’etica sportiva del proprio pubblico.

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