(VIDEO) Lula, il piccolo Giampietro, 10 Anni, incanta i parenti con l’organetto a Natale
Giampietro, con il suo sorriso timido ma determinato, ha portato in scena una performance che ha emozionato tutti. Con le sue mani ancora piccole, ma già esperte, ha suonato melodie della tradizione isolana, trasmettendo l'amore per la cultura sarda e il rispetto per le sue radici.
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A Lula, un piccolo paese nel cuore della Sardegna, il Natale è stato reso ancora più speciale dal talento di un giovane musicista di appena 10 anni. Giampietro Porcu, appassionato di musica tradizionale sarda, ha emozionato la sua famiglia esibendosi con l’organetto durante il tradizionale pranzo natalizio.
Giampietro Porcu
Giampietro, con il suo sorriso timido ma determinato, ha portato in scena una performance che ha emozionato tutti. Con le sue mani ancora piccole, ma già esperte, ha suonato melodie della tradizione isolana, trasmettendo l’amore per la cultura sarda e il rispetto per le sue radici.
La passione di Giampietro per l’organetto è iniziata qualche anno fa, quando ha ascoltato per la prima volta un suonatore durante una festa paesana. Da allora, ha espresso il desiderio di imparare e, grazie al sostegno della famiglia, ha iniziato a prendere lezioni con un maestro locale.
Il giovane talento trascorre ore a esercitarsi, perfezionando ogni nota e ogni passaggio. Sogna di continuare a suonare per preservare la ricca eredità musicale della Sardegna e, magari un giorno, esibirsi davanti a un pubblico più ampio. Nel mentre, continua a coltivare anche la grandissima passione per gli animali e per la campagna.
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Oscar Green 2025, la Sardegna dei giovani che coltivano il futuro: ecco chi sono i vincitori
Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori, da vari luoghi della Sardegna
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C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.
Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.
Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.
Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.
Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.
Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.
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