Le Domus de Janas in Sardegna puntano al riconoscimento UNESCO
Le Domus de Janas sono disseminate in tutta la Sardegna e rappresentano una delle testimonianze più significative del periodo prenuragico.
Le Domus de Janas, conosciute come “Case delle fate”, sono un tesoro archeologico unico della Sardegna. Queste tombe preistoriche scavate nella roccia, legate a mitologiche figure femminili della tradizione sarda, potrebbero presto ottenere il prestigioso riconoscimento come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Una decisione sul loro inserimento nella lista potrebbe arrivare già questa estate, quando, entro luglio, il Comitato dell’UNESCO si pronuncerà al riguardo.
Le Domus de Janas sono disseminate in tutta la Sardegna e rappresentano una delle testimonianze più significative del periodo prenuragico. Questi monumenti, risalenti al Neolitico e utilizzati fino all’età del Bronzo antico (4400-2000 a.C.), sono un esempio straordinario delle radici preistoriche dell’arte e dell’architettura dell’isola. Ad oggi, sono state catalogate circa 3500 tombe, ma gli archeologi ipotizzano che molte altre rimangano ancora da scoprire.
Non si tratta però solo delle Domus de Janas: la candidatura include altri importanti siti della Sardegna prenuragica, tra cui:
- Il villaggio fortificato di Monte Baranta a Olmedo;
- L’altare preistorico di Monte d’Accoddi a Sassari, una struttura unica nel suo genere;
- Il dolmen di Sa Coveccada a Mores, esempio del fenomeno del megalitismo;
- Le officine litiche di lavorazione dell’ossidiana di Pau, che testimoniano la vita economica e sociale della preistoria sarda.
Dietro questa candidatura c’è il lavoro di decenni. La Rete dei Comuni delle Domus de Janas, guidata da Alghero e sostenuta dal Centro Studi Identità e Memoria (CESIM), riunisce 60 amministrazioni locali impegnate a valorizzare e promuovere il patrimonio preistorico dell’isola. Il progetto è stato sostenuto anche dal Ministero della Cultura e punta a far conoscere queste testimonianze uniche della civiltà prenuragica al mondo intero.
Il riconoscimento da parte dell’UNESCO rappresenterebbe un traguardo storico per la Sardegna, non solo per il prestigio internazionale, ma anche per le opportunità di tutela e valorizzazione di questi siti. Le Domus de Janas non sono solo monumenti funerari: sono il simbolo di una cultura antichissima, che intreccia la vita religiosa, civile e mitologica della Sardegna preistorica.
Nel frattempo, nell’isola si respira un clima di cauto ottimismo. Dopo anni di lavoro, l’eventuale riconoscimento sarebbe il coronamento di uno sforzo collettivo per riportare alla luce un passato che merita di essere conosciuto e celebrato a livello globale.
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