Cagliari-Inter: un 2024 che si chiude in amarezza per i rossoblù

Una serata da dimenticare, specchio di un periodo buio per i rossoblù, incapaci di reagire e sempre più in difficoltà.
All’Unipol Domus serata di stelle in tribuna, ma il campo racconta un’altra storia: quinta sconfitta consecutiva per il Cagliari. Non bastano l’entusiasmo del pubblico, un ospite d’onore come Gianfranco Zola in tribuna e la passione del cantante Tananai tra i tifosi della Curva Futura a risollevare le sorti del Cagliari.
L’ultima giornata del 2024 si chiude con l’amaro in bocca per i rossoblù, travolti da un’Inter spietata e incalzati dai cori di contestazione del pubblico di casa. L’Unipol Domus è gremita, ma già prima del triplice fischio molti tifosi abbandonano gli spalti delusi. Sul campo, la squadra di Davide Nicola incassa il quinto ko consecutivo, tra campionato e Coppa Italia, incapace di opporsi al dominio nerazzurro. Al 92’, l’arbitro Doveri pone fine all’agonia: applausi solo dal settore ospiti per i meneghini, mentre la Nord e la Sud, ormai dimezzate, contestano duramente i padroni di casa.
Il primo tempo si chiude senza reti, ma non senza emozioni. È l’Inter a creare le occasioni migliori: Thuram mette alla prova Scuffet già al 3’, Mkhitaryan spara alto al 14’ e Lautaro Martinez sbaglia incredibilmente a porta sguarnita al 28’. Tra i pali rossoblù, Scuffet tiene viva la speranza con interventi decisivi, confermandosi protagonista assoluto della prima frazione di gioco. Tre minuti di recupero segnano la fine di un primo tempo equilibrato ma sofferto.
La ripresa, però, racconta un’altra storia. Al 53’, Alessandro Bastoni porta in vantaggio i nerazzurri con un colpo di testa preciso. Nicola tenta di scuotere i suoi con i cambi, ma l’Inter non lascia scampo: al 70’, Lautaro Martinez raddoppia su assist di Nicolò Barella, ex rossoblù fischiato e applaudito in egual misura dal pubblico di casa. Otto minuti più tardi è Calhanoglu a calare il tris, siglando il definitivo 3-0. Se l’Inter esce dal campo tra i cori dei propri tifosi, il Cagliari si ritrova solo, con una curva che reclama risposte e gli altri settori ormai deserti.
Una serata da dimenticare, specchio di un periodo buio per i rossoblù, incapaci di reagire e sempre più in difficoltà. Per Davide Nicola e i suoi ragazzi, il 2025 dovrà iniziare con un cambio di passo deciso, se si vuole invertire la rotta prima che sia troppo tardi.

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