Stadio Sant’Elia, la Regione e il Comune di Cagliari firmano l’accordo di programma

Questo progetto ambizioso non si limita a offrire una nuova casa alla squadra di calcio del Cagliari, ma promette di diventare un simbolo di rigenerazione urbana e sociale per il quartiere Sant'Elia.
Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha annunciato la firma di un accordo di programma con la Regione Sardegna per la realizzazione del nuovo stadio della città. Questo progetto ambizioso non si limita a offrire una nuova casa alla squadra di calcio del Cagliari, ma promette di diventare un simbolo di rigenerazione urbana e sociale per il quartiere Sant’Elia.
Secondo il sindaco Zedda, il nuovo stadio sarà un polo sportivo di alto livello, in grado di ospitare eventi internazionali come gli Europei di calcio del 2032. Tuttavia, il progetto va oltre l’aspetto sportivo: si pone come catalizzatore per la riqualificazione di un’area urbana storicamente trascurata.
Nel quartiere Sant’Elia, infatti, sono già in corso interventi significativi che spaziano dall’edilizia popolare al miglioramento della mobilità. Il nuovo stadio si inserisce in questo contesto come un elemento chiave per la rinascita del territorio, offrendo nuove opportunità economiche e sociali per i residenti.
La realizzazione del nuovo stadio segue le linee guida della “Legge sull’impiantistica sportiva” e prevede un modello di gestione in regime di concessione, garantendo equilibrio economico-finanziario.
- Finanziamenti pubblici e privati: La Regione Sardegna finanzierà il progetto con 50 milioni di euro, mentre il Comune si occuperà della demolizione dell’attuale stadio con un investimento di 10 milioni.
- Partecipazione dei privati: L’impresa che vincerà la gara d’appalto sarà responsabile della costruzione delle strutture alberghiere e ricettive accessorie, essenziali per il Piano Economico Finanziario (P.E.F.) dell’opera.
Un elemento importante del nuovo accordo è l’eliminazione delle volumetrie inizialmente previste per le aree esterne allo stadio, che includevano un centro commerciale. Questa modifica, rispetto al progetto sottoscritto nel dicembre 2023, sottolinea un approccio più focalizzato sulla sostenibilità economica e sociale dell’intervento.

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