Un importante traguardo accademico per Angelica Grivel Serra, giovane laureata dell’Università degli Studi di Cagliari, che ha ricevuto un riconoscimento speciale alla XXVII Edizione del Premio Spadolini Nuova Antologia.

Questo prestigioso concorso, riservato alle migliori tesi di laurea e di dottorato sul tema della storia culturale e politica dell’Italia contemporanea, ha premiato la tesi magistrale di Grivel Serra, intitolata: “L’alba de Il Giorno: oltre l’editoria impura, attualità e visione. Gaetano Baldacci e Italo Pietra alla direzione del quotidiano di Enrico Mattei, il petroliere senza petrolio”.

La cerimonia di premiazione si è svolta il 14 dicembre a Firenze, nella sede della Fondazione Spadolini. La data, significativa, coincideva con il cinquantenario della nascita del Ministero dei Beni Culturali, istituito il 14 dicembre 1974 con Giovanni Spadolini come primo ministro alla guida del dicastero.

Nella motivazione del premio, il comitato ha sottolineato l’interesse per la prospettiva innovativa adottata nella tesi, che analizza il quotidiano Il Giorno fondato nel 1953 da Enrico Mattei, figura cardine dell’Italia del dopoguerra. La ricerca evidenzia il ruolo dei direttori Gaetano Baldacci e Italo Pietra nel definire l’identità del giornale, che rappresentò una svolta significativa nella storia dell’editoria italiana per innovazioni grafiche, comunicative e per il suo approccio ai cambiamenti socio-politici dell’epoca.

Angelica Grivel Serra, nata e cresciuta a Cagliari, vanta anche origini materne ogliastrine, di cui è particolarmente fiera. La laurea magistrale, conseguita il 26 luglio 2023 nel corso di Filosofie e teorie della comunicazione, è stata coronata da una valutazione di 110 e lode.

Il Premio Spadolini, conferito a sette giovani studiosi, consiste in assegni di ricerca di 1.500 euro ciascuno, consegnati dal presidente della Fondazione, Cosimo Ceccuti. Per Angelica, questo riconoscimento rappresenta non solo un tributo al suo impegno accademico, ma anche un segnale di come l’università cagliaritana sia in grado di formare figure di eccellenza nel panorama culturale italiano.

Mentre le strade si riempivano di colori, costumi tradizionali e fedeli in festa per la storica processione di Sant’Efisio, un gruppo di volontari ha scelto una celebrazione diversa, silenziosa ma profondamente significativa. Sono gli Amici della Strada Sardegna, insieme ai Volontari di Strada della Caritas dell’Arcidiocesi di Cagliari, che ieri hanno dedicato la giornata alle persone più fragili.

“Nella giornata della festa abbiamo preferito andare incontro a chi non può permettersi neppure un bicchiere d’acqua fresca. Questa è stata la nostra forma di devozione”, ha spiegato Roberto Carrus, presidente dell’associazione Amici della Strada Sardegna. Le segnalazioni ricevute da cittadini e operatori sociali hanno permesso ai volontari di raggiungere diverse famiglie in gravi difficoltà economiche, alcune senza i servizi essenziali e con numerosi figli a carico.

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Nel pomeriggio, un altro gesto simbolico: un vassoio di dolci è stato consegnato in una casa protetta a Quartucciu, portando un momento di dolcezza e compagnia a chi vive condizioni di solitudine e fragilità. Più tardi, nella notte, è stato consegnato un paio di scarpe a un clochard che camminava scalzo per le strade della città. “Condividere il poco che si ha è il gesto più potente. In fondo, siamo convinti che Sant’Efisio avrebbe approvato questa scelta: portare conforto dove ce n’è più bisogno”, ha aggiunto Carrus.

La giornata si è conclusa senza clamore, ma con la consapevolezza che anche un piccolo gesto può cambiare la giornata – o la vita – di chi ha meno. Una festa diversa, fatta di solidarietà, ascolto e presenza concreta. “Ringraziamo chi ci aiuta a segnalare queste situazioni invisibili. Sono proprio queste voci che ci permettono di intervenire dove i problemi sono più gravi”, ha sottolineato Carrus. Una missione che continua, silenziosa e quotidiana, nei vicoli delle città e nelle periferie dimenticate.