A chiusura del calendario delle competizioni organizzate dalla Federazione Italiana di Dragon Boat si svolge ogni anno a Roma la Coppa di Natale, gara destinata a varie categorie che ha luogo nel suggestivo laghetto dell’Eur. Il 14 dicembre scorso sono scesi in campo vari Club italiani di Dragon Boat con imbarcazioni Small Boat composte da 10 atleti più timoniere e tamburino, sulla distanza dei 200 metri.

Le Karalis Pink Team hanno gareggiato nella categoria Femminile Senior B (over 50) con un equipaggio formato da donne in rosa e supporters, sfidando squadre femminili di atlete agoniste con risultati sorprendenti: dopo avere superato le selettive fasi preliminari è arrivato il primo posto nella gara di velocità sulla distanza dei 200 metri che ha portato una meritata medaglia d’oro al collo delle atlete della Sardegna.

“Sono sbalordita – commenta la presidente Diana Sechi – il 2024, anno del nostro decennale da poco festeggiato con un Festival al Poetto, è stato per la nostra Associazione una escalation incredibile: bronzo a Barcellona in una competizione internazionale, argento a Palermo nella manifestazione Lilt e, a chiusura d’anno, l’oro in una gara di velocità della Federazione italiana di Dragon Boat.”

Un 2024 con ottimi risultati e presupposti per rafforzare in futuro la mission dell’Associazione Karalis Pink Team Daniela Secchi che, attraverso la pratica del Dragon Boat, aiuta a fare prevenzione, terapia e riabilitazione fisica e sociale per tutte quelle donne che hanno superato il tumore al seno, grazie ad uno sport di squadra e all’aiuto delle atlete supporters, tutte unite nel celebrare la vita.

Camminare di più, vivere meno stressati e curare il cuore: potrebbe essere questa la formula della longevità in Sardegna. A fornire dati concreti ci pensa lo Studio SABA (Sardinia Aging Biomarkers Analysis), condotto dalla startup Nuraxi in collaborazione con l’Università di Sassari su 1.500 sardi, i cui primi risultati sono stati presentati ieri all’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.

L’analisi ha evidenziato che i partecipanti percorrono in media 10.264 passi al giorno, molto più della media osservata in studi internazionali, confermando come l’attività fisica quotidiana – non necessariamente sportiva – sia un pilastro della longevità. Ma il movimento non è l’unico fattore: lo studio ha rilevato che frequenza cardiaca a riposo, stress e relazioni sociali giocano un ruolo cruciale. Una vita meno solitaria e meno stressante contribuisce a un cuore più sano e, presumibilmente, a vivere più a lungo.

Dallo studio emergono anche differenze di genere: gli uomini risultano più attivi (+1.236 passi al giorno), mentre le donne dormono di più ma mostrano frequenza cardiaca e livelli di stress mediamente più alti. Questi dati confermano l’importanza di approcci personalizzati alla prevenzione.

Proprio su questa idea si basa Nora, assistente di salute basato su intelligenza artificiale sviluppato da Nuraxi. Nora non si limita a monitorare parametri fisiologici, ma interpreta segnali precoci, simula scenari futuri e guida l’utente nelle scelte quotidiane per migliorare salute e longevità, combinando scienza e tecnologia in un approccio “su misura”.

“I dati preliminari ci entusiasmano – afferma Ugo Faraguna, Professore di Neurofisiologia e referente scientifico dello studio – perché ci permettono di misurare non solo la durata della vita, ma soprattutto la qualità. L’obiettivo è imparare dal mito della longevità sarda e non solo aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni”.

Lo Studio SABA continuerà, ampliando la raccolta dati e approfondendo i fattori che rendono la Sardegna una delle regioni con la più alta aspettativa di vita, offrendo una combinazione unica di scienza, movimento e benessere psicofisico.