Lo sapevate? Che cosa significa in sardo la parola “Muntronaxu”?
Una parola che indica un luogo preciso, ancora in uso ma con regole diverse. Andiamo alla scoperta di questo vocabolo, utilizzato soprattutto nella Sardegna del sud e nel Campidano ma che viene utilizzato con piccole varianti anche in altre zone della Sardegna.
Lo sapevate? Che cosa significa in sardo la parola “Muntronaxu”?
Una parola che indica un luogo preciso, ancora in uso ma con regole diverse. Andiamo alla scoperta di questo vocabolo, utilizzato soprattutto nella Sardegna del sud e nel Campidano ma che viene utilizzato con piccole varianti anche in altre zone della Sardegna.
“Muntronaxu”! Ecco una parola che fa arricciare il naso e sorridere allo stesso tempo, un termine che racchiude in sé l’essenza stessa della vita rurale sarda, con tutto il suo pragmatismo e la sua saggezza contadina. Immaginate di essere catapultati in un paesino del Campidano, magari in una di quelle giornate assolate in cui l’aria tremola per il caldo e il profumo di mirto si mescola a… beh, odori meno poetici. È qui che entra in scena su muntronaxu, il protagonista indiscusso di questa storia olfattiva. Ma cos’è esattamente su muntronaxu? Beh, mettetevi comodi e tappatevi il naso, perché stiamo per imbarcarci in un viaggio nel lato più “fragrante” della cultura sarda! In origine, su muntronaxu (o muntonaxu, per i più raffinati) era semplicemente il letamaio, la concimaia, quel luogo magico dove i rifiuti organici si trasformavano nell’oro nero dei campi.
Era il santuario della fertilità, il laboratorio alchemico dove la natura compiva il suo miracolo, trasformando gli scarti in nutrimento per la terra. Ogni casa a corte che si rispettasse aveva il suo muntronaxu, come un badge d’onore, un simbolo di operosità e connessione con la terra. Ma non pensate che su muntronaxu fosse confinato solo nei cortili! Oh no, i sardi, nella loro infinita saggezza, avevano capito che un bel muntronaxu in periferia poteva essere la soluzione a tutti i problemi di smaltimento rifiuti. E così, specialmente dove c’era una bella discesa in campagna, ecco spuntare is muntronaxus, al plurale, perché più ce n’è, meglio è! Con il passare del tempo, però, su muntronaxu ha fatto carriera. Da umile letamaio è diventato il termine generico per indicare qualsiasi luogo sudicio, sporco, una vera e propria discarica a cielo aperto.
È come se questa parola avesse deciso di abbracciare tutta la gamma del “non proprio pulito”, dall’organico al decisamente meno biodegradabile. E pensare che una volta, nel mese di ottobre, il contenuto de su muntronaxu veniva portato in campagna con grande cerimonia, come un dono prezioso per i campi assetati di nutrimento. Era un rituale agricolo, un momento di connessione tra l’uomo e la terra, anche se, ammettiamolo, non proprio il più profumato dei rituali. Oggi, mentre alcuni cercano ancora di mantenere viva la tradizione de su muntronaxu (magari in versioni più ecologiche e meno odorose), altri hanno preso un po’ troppo alla lettera il concetto, trasformando qualsiasi discesa in campagna in un potenziale muntronaxu improvvisato. È come se ci fosse una sorta di istinto atavico che spinge alcuni a pensare: “Oh, guarda, una bella discesa! Sarebbe un peccato non buttarci qualcosa”. Ma non lasciatevi ingannare dal suo passato poco nobile o dal suo presente talvolta discutibile. Su muntronaxu è molto più di un semplice mucchio di rifiuti o di letame. È un pezzo di storia sarda, un testimone silenzioso (e talvolta odoroso) di come le comunità rurali abbiano saputo adattarsi, riciclare e vivere in armonia con la natura, molto prima che queste parole diventassero di moda. È un promemoria di tempi in cui nulla andava sprecato, in cui anche i rifiuti avevano un ruolo importante nel ciclo della vita.
Quindi, la prossima volta che sentirete qualcuno esclamare “Paridi unu muntronaxu!” (Sembra un letamaio!), non limitate a storcere il naso. Pensate invece alla ricca storia che si cela dietro questa parola, al suo viaggio da umile concimaia a metafora universale di disordine e sporcizia. Perché, in fondo, cosa c’è di più sardo di una parola che riesce a essere allo stesso tempo pratica, un po’ grezza e incredibilmente versatile? Su muntronaxu è più di una parola: è un pezzo di Sardegna, con tutto il suo profumo… e il suo odore.
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