Lo sapevate? Uno dei fondatori di Carbonia è stato quasi del tutto dimenticato, ecco chi era
Martedì 3 dicembre a Cagliari alla Fondazione di Sardegna in via Salvatore da Horta, 2 alle ore 18 verrà proiettato il documentario "Guido Segre - una storia dimenticata".
Nell’Italia della prima metà del ‘900, Guido Segre è un importante imprenditore italiano. Ha combattuto con onore nella Prima Guerra mondiale per conquistare le terre irredente del Friuli e dopo aver visto le possibilità offerte da questi nuovi territori italiani, decide di spostarsi da Torino a Trieste. Qui partecipa alla vita economica e politica di questa nuova parte del paese, crede nel progresso, nell’Italia, nel valore del lavoro e dell’imprenditoria, e entra a far parte dei consigli di amministrazione di decine di importanti industrie navali e dell’indotto navale.
Possiede acciaierie e jutifici, pastifici industriali e quote di cantieri navali, oltre a numerosi investimenti bancari. Da Trieste la sua posizione sembra in continua ascesa, anche rafforzata da amicizie importanti nelle alte sfere del PNF, si parla di una sua possibile investitura come senatore a vita. Dopo molteplici esperienze imprenditoriali diventa presidente dell’ACaI – Azienda Carboni Italiani.
È in questa veste che Mussolini gli da l’incarico di occuparsi del “carbone autarchico” e la creazione di nuove città di fondazione legate all’attività estrattiva. Segre affida la progettazione urbanistica al suo fidato architetto Gustavo Pulitzer Finali: nascono Arsia (oggi in territorio croato) e Carbonia. Ma pochi mesi prima della inaugurazione della nuova città sarda, Mussolini decide che anche in Italia bisognava affrontare il “problema della razza”; Segre è ebreo e viene costretto alle dimissioni.
Le medaglie ottenute durante la Prima Guerra mondiale, le innumerevoli benemerenze economiche, il fatto di aver sposato una cattolica e aver battezzato i figli ben prima delle leggi razziali e infine anche la conversione al cattolicesimo (ugualmente fatta prima delle leggi razziali), tutto questo sarà inutile. Investito dall’odio antisemita del nazi-fascismo vivrà gli ultimi anni della propria vita nascosto in Vaticano, isolato, e poi dimenticato. Le spoglie mortali riposano al cimitero del Verano in Roma.
Segre sarà completamente scordato. Essendo stato fascista è rimosso nell’immediato dopoguerra, non lo ricordano la comunità ebraica di Trieste, dalla quale si era allontanato, e non lo possono ricordare gli abitanti di Carbonia che non lo videro presente all’inaugurazione della città. Non resta nulla di lui né della sua storia. Non una via, non una piazza, non una targa. Niente. Solamente un ritratto è presente all’interno della Camera di Commercio di Trieste, come ricordo di un breve periodo di presidenza. Ancora oggi però Trieste, Carbonia e Arsia sono città che portano i segni incancellabili del suo passaggio.
Se volete saperne di più sulla sua storia: martedì 3 dicembre a Cagliari alla Fondazione di Sardegna in via Salvatore da Horta, 2 alle ore 18 verrà proiettato il documentario “Guido Segre – una storia dimenticata”.
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