Un’intera città ha sperato fino all’ultimo che si salvasse ma purtroppo Beatrice Loi, la 17enne investita ieri mattina in Viale Colombo mentre andava a scuola, è spirata oggi.

La giovane, trasportata d’urgenza in condizioni critiche all’ospedale Brotzu, è deceduta nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarle la vita. Il drammatico incidente si è consumato mentre Beatrice stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, proprio di fronte a piazza dei Centomila.

La ragazza si stava recando a scuola, il Liceo Alberti, come ogni mattina. L’impatto fatale è avvenuto con una Fiat Panda grigia guidata da un uomo di 82 anni, che avrebbe dichiarato di non aver visto la giovane a causa del sole che lo aveva abbagliato.

Subito dopo l’investimento è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 che hanno trasportato la ragazza in codice rosso all’ospedale Brotzu. Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime e la giovane è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione. Nonostante gli sforzi del personale medico, la 17enne si è spenta nelle ore successive all’incidente.

La notizia della morte di Beatrice ha lasciato sotto choc l’intera comunità. Al Liceo Alberti, dove la giovane frequentava le lezioni, si respira un clima di profonda tristezza. Compagni di scuola e insegnanti ricordano Beatrice come una ragazza solare, piena di vita e di sogni per il futuro.

Anche il quartiere è scosso dall’accaduto. Molti residenti sottolineano la pericolosità di quel tratto di strada, già teatro di numerosi incidenti, e chiedono interventi urgenti per garantire maggiore sicurezza ai pedoni.

Le forze dell’ordine hanno avviato un’inchiesta per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente.

Lo sapevate? Come si dice albicocca in sardo?

Una parola che in sardo fa sorridere (e arrossire) i più, non solo perché indica il famoso e ottimo frutto estivo. Scoprite perché.

Piricocu, frutto del desiderio (e non solo): quando l’albicocca in sardo fa arrossire più della frutta.

In sardo, specialmente nella variante campidanese, la parola che indica l’albicocca è talmente simpatica e carica di doppi sensi da far sorridere anche chi non ha mai messo piede in un frutteto. Stiamo parlando di “piricocu”, un termine che sì, descrive quel delizioso frutto estivo dalla polpa dolce e succosa, ma che nella lingua più ironica, tagliente e particolare del Mediterraneo, ha assunto significati ben più… stimolanti. Eh già, perché “piricocu” in sardo non si limita al cesto della frutta: può essere anche una bella ragazza (“Cussa picciocca esti unu bellu piricoccu”) e, per i più spinti, pure un modo allusivo e sfrontato per indicare l’organo femminile, specialmente se appartenente a una giovane e avvenente fanciulla. Insomma, la prossima volta che qualcuno vi offre unu “piricocu”, chiedete bene a cosa si riferisce: potrebbe essere una merenda o… un complimento ardito.