Un meraviglioso scatto del fotografo e videomaker sardo Andrea Marongiu “vola” tra le pagine dell’ultimo libro di National Geographic, “Il mondo dall’alto”. Un paesaggio che non poteva che portare la firma del fotografo originario di Cabras che ha fatto dell’Oristanese il cuore pulsante della sua arte. Con il suo stile inconfondibile e l’uso magistrale del drone, Marongiu esplora e valorizza il territorio dove è nato e cresciuto, offrendo una prospettiva unica e spesso inconsueta.

Foto di Andrea Marongiu

Già noto a livello nazionale per i suoi scatti pubblicati su National Geographic Travel, il fotografo ha ora raggiunto un traguardo straordinario: la prestigiosa testata naturalistica ha scelto di celebrare il suo lavoro dedicandogli uno spazio di rilievo in un esclusivo volume da collezione. Qui, non solo il talento di Marongiu, ma anche la bellezza della terra sarda trovano una ribalta mondiale, raccontando al mondo intero la poesia visiva di una regione ancora in parte inesplorata.

Attraverso l’obiettivo del drone, Marongiu cattura l’essenza di un paesaggio unico: dai riflessi cristallini delle acque alle geometrie delle saline, passando per le distese di macchia mediterranea e le formazioni rocciose che sembrano dipinte dalla natura. Il suo lavoro non è soltanto una celebrazione della bellezza, ma un invito a guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda.

Foto di Andrea Marongiu

“Sogni che diventano realtà…È un onore immenso vedere una mia foto pubblicata in quest’opera curata dal grande Jeffrey Kerby accanto a scatti di grandi artisti che rendono questa edizione davvero unica. È difficile descrivere quanto questa pubblicazione significhi per me. Un piccolo angolo della nostra splendida Penisola del Sinis nel mondo”, commenta Marongiu.

Era solo, infreddolito e terrorizzato, nelle campagne sarde. Accanto a lui il corpo senza vita della madre, investita chissà da quanto tempo. È così che è stato trovato Pollicino, un cucciolo minuscolo, fragile, che non permetteva a nessuno di avvicinarsi, come se stesse ancora cercando di proteggere la mamma o di restare aggrappato all’ultimo luogo in cui l’aveva sentita viva.

Pollicino appena recuperato

Una scena straziante, che racconta tutta la durezza dell’abbandono e dell’indifferenza, ma che oggi ha un epilogo diverso. Pollicino è stato salvato, portato al caldo e al sicuro, e adottato proprio dal volontario che lo ha trovato. Da quel momento la sua vita è cambiata radicalmente.

Oggi

Oggi Pollicino è una piccola star dei social, amatissimo e seguito da migliaia di persone. Dietro l’aspetto tenero ha tirato fuori un caratterino deciso, degno del protagonista di una storia da raccontare. Vive in una vera e propria “ciurma” di cani, tutti adottati dopo esperienze di disagio e maltrattamento, accolti dal volontario e dalla sua famiglia. E lui, quasi per riconoscenza, sembra essersi assunto il ruolo di sentinella: controlla che tutti stiano bene, di giorno e di notte, sempre attento, sempre presente.

Gianluca Mancuso, la figlia Yvette e Pollicino

Da questa storia di dolore e rinascita nasce ora un libro. L’idea è del volontario sardo, “papà” di Pollicino, Gianluca Mancuso, con testi e illustrazioni firmati da Silvia Orlandi. Un progetto che trasforma una vicenda drammatica in un messaggio di speranza, amore e responsabilità.

Il libro non è solo un racconto, ma anche un gesto concreto di solidarietà: tutto il ricavato delle vendite sarà infatti destinato ad aiutare altri cani in difficoltà. La storia di Pollicino, partita dal silenzio delle campagne sarde, continua così a generare cura, consapevolezza e nuove possibilità di salvezza. Per acquistare il libro o supportare i volontari contattare il numero 327 3117673, o scrivere a [email protected].