Presentato questa mattina, nella sala stampa della Curia arcivescovile di Cagliari, la ventottesima edizione del tradizionale evento «Miracolo di Natale». Ad illustrare i dettagli dell’appuntamento di quest’anno sono stati Gennaro Longobardi, ideatore dell’evento, assieme all’arcivescovo Giuseppe Baturi e al direttore della Caritas diocesana don Marco Lai. Presente inoltre la Croce Rossa provinciale e il Nucleo operativo della Protezione civile Ma-si-se, la Polizia di Stato, l’istituto di Vigilanza CoopService.
Foto di Alessandro Congia
Si tratta di un evento simbolico per la città e non solo, che mira a portare solidarietà e aiuti concreti a famiglie e persone in difficoltà, durante il periodo natalizio. I dati relativi alla povertà nell’Isola sono in aumento come confermato anche da Croce Rossa e Caritas diocesana, attraverso il Centro di via Po, che sul territorio assistono in media ogni mese rispettivamente circa 1600 e 1500 famiglia, che versano in stato di grave difficoltà. A livello regionale sono 118mila i nuclei familiari che necessitano di sussidi poichè carenti dei beni di prima necessità.
L’appuntamento è per giovedì 19 dicembre – L’iniziativa è prevista giovedì 19 dicembre 2024 a partire dalle 9 e sino alle 21 a Cagliari, ospitata nella sua sede storica, ovvero la scalinata della basilica di Nostra Signora di Bonaria. Si terrà inoltre in concomitanza in altri 24 comuni della Sardegna tra i quali: Alghero, Bosa, Burcei, Carbonia, Carloforte, Decimomannu, Domusnovas, Elmas, Guasila, Iglesias, Maracalagonis, Monserrato, Nuoro, Olbia, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sassari, Selargius, Sestu, Tortolì, Villacidro, Villamassargia e Villaputzu.
La storia de Il miracolo di Natale – Da diversi anni ormai, l’iniziativa viene infatti ospitata in altri centri dell’Isola, e coinvolge un’intera rete di volontari, donatori e aziende locali che contribuiscono alla raccolta dei doni. Spesso organizzata in piazze centrali o in luoghi facilmente accessibili, la manifestazione diventa anche un momento di incontro e condivisione per le comunità. Il successo dell’evento è dovuto non solo alla generosità delle persone, ma anche all’energia e alla dedizione di Gennaro Longobardi, che negli anni ha saputo far crescere il progetto, trasformandolo in una tradizione solidale particolarmente sentita.
Dichiarazioni – «Anche quest’anno – ha affermato monsignor Baturi – si ripete questa esperienza, un miracolo di solidarietà e amore di Dio che diventa amore al prossimo. I dati dicono che la povertà non scompare, anzi aumenta, e che colpisce sempre di più piccoli e giovani. Un fenomeno connesso al problema educativo e all’accesso all’istruzione, e non da meno all’accesso alle cure. Il Miracolo di Natale si rivolge agli uomini a cui chiede di condividere e pensare a qualcun altro mentre si pensa a sé e alla propria famiglia. Ci invita a pensare che anche un piccolo gesto, insieme a tanti altri, può determinare un’inversione di rotta, un cambiamento e una carezza capaci di restituire alle persone non solo pane ma anche fiducia e possibilità di cambiamento».
«La vita è bella – ha detto don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana – quando è vissuta in pienezza di relazione. E la relazione raggiunge la sua pienezza proprio nel momento in cui diventa amore, nel momento in cui cuore e mente si aprono l’uno all’altro. Queste iniziative assumono ancora più valore in tempi complessi come quelli che viviamo a causa delle tante congiunture internazionali: le guerre innanzitutto, un dramma, tante fatiche di relazione, e la tanta violenza a cui assistiamo anche nella nostra società. Ma ecco che il Miracolo di Natale permette di esprimere altro: ha una grande funzione pedagogica, quasi a richiamare tutti sul concetto che c’è solo una strada percorribile, che ci rende felici, ed è la strada della solidarietà.
«Il miracolo di Natale – ha spiegato Gennaro Longobardi, promotore e ideatore dell’iniziativa – si allarga e questo deve farci riflettere. Noi guardiamo il miracolo di Natale “finito”, cioè quando passeggiamo e la sera e vediamo questa cascata di doni, che poi sembra veramente una cascata di neve bianca, di quella che non fa male, quella bella da sciare. Effettivamente la gente rimane lì a bocca aperta, ci sono persone che si commuovono, famiglie che portano i loro bambini e consegnano i giocattoli ai volontari. Ecco, quello che mi fa riflettere molto, perché se migliaia di persone hanno scelto di rispettare una regola che è quella di organizzare tutti assieme, tutti lo stesso giorno, dalle 9 alle 21, in segno dell’unità, ecco questo vuol dire che quando un progetto è valido le persone lo mettono in atto. Non è fantascienza far sì che un domani le cose brutte non possano cambiare. Si può cambiare, ci vuole la volontà, ci vuole l’idea, ci vuole la scintilla e poi la gente si muove».
Tutte le donazioni che saranno raccolte, dai generi alimentari a lunga conservazione agli articoli per bambini, compresi i giocattoli, saranno destinate alle persone bisognose, sostenute dalla Chiesa di Cagliari attraverso il Centro di assistenza della Caritas diocesana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA