Cagliari-Milan da brividi: pareggio spettacolare e 3-3 all’Unipol Domus
All’Unipol Domus di Cagliari va in scena una partita indimenticabile: una danza di gol e colpi di scena che tiene i tifosi col fiato sospeso fino all’ultimo istante.
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All’Unipol Domus di Cagliari va in scena una partita indimenticabile: una danza di gol e colpi di scena che tiene i tifosi col fiato sospeso fino all’ultimo istante. Il Cagliari e il Milan si fronteggiano a viso aperto, tra ribaltamenti di fronte e un botta e risposta infuocato, che si chiude sul 3-3 e regala un punto per parte. La squadra sarda, reduce dalla sconfitta contro la Lazio, ritrova entusiasmo anche grazie all’energia portata in città dai festeggiamenti per gli 80 anni di Gigi Riva, mentre il Milan arriva carico dalla vittoria contro il Real Madrid.
E il campo rispetta le aspettative: emozioni, spettacolo e una sfida serrata. La prima frazione di gioco non delude: il Cagliari sblocca subito la gara grazie a un gol fulmineo di Zortea, ma il Milan risponde con una doppietta di Leao, capovolgendo la situazione. I rossoblù, però, non si lasciano intimidire e ribattono con tenacia: due gol annullati, di Piccoli e Viola, tengono la squadra di Nicola sul filo, ma la porta avversaria sembra a un passo, mentre le difese alte di entrambe le squadre regalano uno spettacolo entusiasmante ai tifosi presenti.
Nella ripresa, il copione è altrettanto intenso. È il Cagliari, con Zappa, a trovare per primo la rete e a far esplodere l’Unipol Domus.
La gioia dei padroni di casa, però, è presto smorzata: appena dieci minuti dopo, Abraham segna il terzo gol per i rossoneri, spegnendo momentaneamente l’entusiasmo sugli spalti. Il volto di mister Nicola tradisce la tensione, mentre dalla tribuna Ibrahimovic osserva con impassibile calma. Ma gli Ultras non mollano e continuano a sostenere i loro colori con cori e incitazioni che risuonano anche nel settore ospiti. Ed è ancora Zappa, a pochi minuti dal termine, a trasformare il finale in un’ennesima esplosione di gioia per i sardi. Un suo gol ristabilisce il 3-3, fissando il risultato e lasciando l’Unipol Domus avvolto dai cori e dall’entusiasmo di una serata di calcio che i tifosi non dimenticheranno presto.
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Sardara: niente fuochi d’artificio per Sant’Anastasia, i fondi donati al canile. È la prima volta in Sardegna

Una decisione senza precedenti in Sardegna: per Santa Anastasia, niente fuochi d’artificio. Il comitato che organizza la festa devolve i fondi dello spettacolo pirotecnico — circa 200 euro — al canile.
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Una decisione senza precedenti in Sardegna e che, in pochi giorni, ha fatto il giro dei social. Per la festa di Santa Anastasia, niente fuochi d’artificio: i fondi destinati allo spettacolo pirotecnico — circa 200 euro — sono stati devoluti al canile di Villacidro, gestito dall’associazione Villa Bau, che ospita anche una trentina di cani provenienti proprio dal territorio di Sardara.
La scelta, comunicata attraverso la locandina ufficiale del programma religioso e civile, ha scatenato un acceso dibattito in paese: c’è chi difende la tradizione dei fuochi e chi invece applaude quella che definisce “una decisione di civiltà”, pensata per tutelare gli animali più fragili.
«Una scelta nata dalla sensibilità verso i nostri amici a quattro zampe», spiega Luca Piano, presidente del comitato organizzatore. «In tanti abbiamo un cane in casa e sappiamo quanto i botti possano essere un trauma: creano panico, problemi fisici e, purtroppo, in alcuni casi possono portare anche alla morte. Destinare quella cifra al canile è un modo per aiutare gli animali, ma anche Sardara stessa, visto che molti dei cani ospiti provengono dal nostro territorio».
Piano ricorda inoltre che la festa di Santa Anastasia ha sempre avuto una forte componente solidale: «Il ricavato della questua viene destinato alla distribuzione di prodotti tipici per la comunità e negli anni abbiamo finanziato interventi come il nuovo portone della chiesetta, il restauro della statua e supportato associazioni benefiche».
Della stessa opinione Fabio Loi, presidente della Pro Loco e membro del comitato: «L’idea di eliminare i fuochi circolava già da qualche anno. Quest’anno abbiamo deciso all’unanimità. Oltre a proteggere gli animali dallo stress, volevamo lanciare un messaggio di rispetto e consapevolezza. Se non si facevano i fuochi, perché non destinare quei soldi a un canile? Ho già collaborato con Villa Bau e ho proposto il nome: tutti d’accordo. Per trasparenza, abbiamo deciso di scriverlo direttamente nella locandina».
La festa di Santa Anastasia è un appuntamento intimo, dedicato soprattutto alla comunità. Il comitato si sostiene con la questua e un contributo comunale di circa 450 euro, e ogni anno offre caldarroste, panini, ceci con le cotiche, olive, dolci e vino. Una tradizione semplice, genuina e profondamente radicata.
A commuoversi per la scelta è Elena Pisu, responsabile del canile Villa Bau: «È la prima volta che succede in Sardegna. Sono rimasta profondamente colpita», racconta. «Non solo niente fuochi — che spesso causano la morte di cani, gatti, uccelli e altri animali per il terrore dei botti — ma addirittura una donazione (un buono da spendere in un negozio per animali locale, ndr) per chi si occupa di loro ogni giorno. Spero davvero che Sardara sia la prima di una lunga serie. Ora abbiamo paura del Capodanno: chi è contrario dovrebbe trascorrere con noi la notte del 31 in canile, per vedere con i propri occhi cosa succede agli animali terrorizzati».
La decisione, intanto, sta diventando virale sui social e molti utenti sardi auspicano che l’esempio di Sardara possa essere replicato anche in altri comuni. Una piccola scelta locale che sta trasformandosi in un grande messaggio.
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