Due giovanissimi talenti sardi stanno conquistando il pubblico italiano con le loro performance a Io Canto Generation, il celebre programma musicale condotto da Gerry Scotti in prima serata su Canale 5.

Beatrice Ferrua, 12 anni di Cagliari, e Walter Puddinu, 10 anni di Ozieri, hanno raggiunto con successo le semifinali, dimostrando straordinarie doti canore e carisma. I due giovanissimi sono in competizione rispettivamente nei team di Cristina Scuccia e Mietta, e le loro esibizioni stanno lasciando il segno tra gli spettatori e i giudici.

Nella puntata del 30 ottobre, Beatrice Ferrua ha conquistato tutti con la sua interpretazione di Non ho l’età, il classico di Gigliola Cinquetti, con cui ha saputo toccare le corde più profonde della platea. La sua esibizione è stata intensa e matura, sorprendendo non solo il pubblico ma anche la giuria. Walter Puddinu, invece, ha portato sul palco tutta la sua energia con Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari, trasmettendo entusiasmo e spontaneità che hanno coinvolto ogni presente.

La giuria, composta da volti noti come Iva Zanicchi e Orietta Berti, ha premiato entrambi i giovani cantanti con punteggi molto alti: Beatrice ha ottenuto 56 punti, mentre Walter si è aggiudicato 53 punti. In particolare, la maturità vocale e l’eleganza di Beatrice hanno colpito Orietta Berti, che non ha risparmiato parole di elogio per la giovane cagliaritana.

L’appuntamento con le semifinali di Io Canto Generation è fissato per il 6 novembre, e il pubblico sardo e italiano attende con ansia di vedere nuovamente i due talenti sul palco, pronti a dimostrare tutto il loro valore. La finale, prevista per il 13 novembre, svelerà infine il vincitore o la vincitrice della competizione, che potrebbe vedere un talento sardo salire sul gradino più alto del podio.

In bocca al lupo a Beatrice e Walter, due giovani promesse che, con la loro determinazione e il loro talento, stanno portando in alto il nome della Sardegna e rappresentando con orgoglio la loro terra.

Walter Puddinu

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Quella che doveva essere la vacanza dei sogni tra i paesaggi mozzafiato dei fiordi norvegesi si è trasformata in un’esperienza da dimenticare per un gruppo di turisti cagliaritani, costretti a fare i conti con una violenta epidemia di gastroenterite a bordo della nave.

La crociera – salpata lo scorso giugno dalla Germania – era già segnata da un’allerta sanitaria: a bordo si registravano da tempo diversi casi di infezione, tanto che in ogni cabina era stato affisso un avviso che segnalava la situazione. Nonostante ciò, la compagnia ha fatto regolarmente imbarcare nuovi passeggeri.

L’epidemia ha colpito quasi un terzo degli imbarcati, compresi i turisti sardi. Alcuni di loro sono stati costretti a ricorrere alle cure del centro medico di bordo e a restare confinati nelle proprie cabine per diversi giorni, rinunciando alle escursioni programmate. In un caso, la nave è stata addirittura costretta a fare ritorno a Bergen, in Norvegia, per consentire il ricovero di alcuni passeggeri. «Probabilmente ci sono stati anche dei problemi agli scarichi – racconta un crocierista – perché tra i corridoi e nelle cabine c’era un odore non propriamente piacevole che ci ha reso la permanenza ancora più critica».

Oltre al disagio fisico e alla vacanza compromessa, i turisti hanno dovuto anche anticipare le spese mediche per i trattamenti ricevuti, con ulteriori difficoltà burocratiche al rientro.

Ora, un gruppo di viaggiatori cagliaritani ha deciso di rivolgersi al Tribunale, chiedendo il risarcimento dei danni subiti. «Il virus circolava da tempo, come dimostrano anche le recensioni lasciate da altri passeggeri nelle settimane precedenti – sottolineano –. La compagnia non avrebbe mai dovuto consentire nuove partenze». La vicenda rischia di trasformarsi in un caso giudiziario che potrebbe aprire la strada ad altre azioni collettive da parte di viaggiatori penalizzati in analoghe circostanze.