Accadde oggi: 25 ottobre 1970, il Cagliari campione d’Italia travolge l’Inter 3-1 a San Siro

I rossoblù avevano appena vinto lo Scudetto e arrivano a Milano in testa alla classifica: tutto fa pensare a un secondo trionfo in serie A. Riva è in gran forma, la squadra gira ed è gasatissima per l'esperienza in Coppa dei Campioni. Si tratta della quarta giornata: per il Cagliari segnano Riva due volte e Domenghini, di Mazzola (che prega i rossoblù di non infierire) la rete della bandiera nerazzurra. In quell'occasione Gianni Brera creò per Riva il soprannome "Rombo di Tuono".
Accadde oggi: 25 ottobre 1970, il Cagliari campione d’Italia batte l’Inter 3-1 a San Siro.
I rossoblù avevano appena vinto lo Scudetto e arrivano a Milano in testa alla classifica: tutto fa pensare a un secondo trionfo in serie A.
Riva è in gran forma, la squadra gira ed è gasatissima per l’esperienza in Coppa dei Campioni. Si tratta della quarta giornata: per il Cagliari segnano Riva due volte e Domenghini, di Mazzola (che prega i rossoblù di non infierire) la rete della bandiera nerazzurra. In quell’occasione Gianni Brera creò per Riva il soprannome “Rombo di Tuono”.
Purtroppo sei giorni dopo Hof ruppe la gamba a Riva nella gara Austria-Italia e i sogni di gloria del Cagliari crollarono.

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La storia del bandito di Arzana, Leporeddu, arrestato il 14 marzo del 1914 nelle campagne di Villagrande

A un fermo, vengono esplose verso i militari quattro fucilate. Un brigadiere viene ferito ed è a questo punto che i militari rispondono al fuoco. Uno dei due sconosciuti fugge montando in fretta e furia a cavallo. L’altro, incolume, finisce in arresto. È Giuseppe Leporeddu, trentaduenne pastore pregiudicato di Arzana.
È il 14 marzo del 1914 quando Giuseppe Leporeddu, arzanese, viene arrestato nelle campagne di Villagrande. I fatti si evincono da un telegramma inviato dai carabinieri di Lanusei al comando della Divisione di Cagliari Esterna (come scritto nel libro, scritto da Giovanni Ricci, Sardegna Criminale).
Sono le 4:30 quando – nei pressi della stazione ferroviaria di Villagrande – due sconosciuti scappano alla vista della pattuglia composta dal brigadiere Milan Fioravante e dai carabinieri Antonio Chessa e Francesco Pisanu.
Al fermo, i due esplodono verso i militari quattro fucilate. Il brigadiere viene ferito al gomito – una ferita comunque lieve, visto che in venti giorni, si dice, sarà guarita – ed è a questo punto che i militari rispondono al fuoco. Uno dei due sconosciuti, forse ferito, fugge montando in fretta e furia a cavallo. L’altro, incolume, finisce in arresto. È Giuseppe Leporeddu, trentaduenne pastore pregiudicato di Arzana. Vengono sequestrati dieci maiali – “ritenuti furtiva provenienza” – e il coltello dell’uomo.

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