Il primo concerto di Mahmood al Mediolanum Forum di Milano, sold out per l’occasione, si è rivelato un autentico trionfo di emozioni e scenografie. Lo spettacolo ha preso il via con un ritmo delicato, quasi intimo, per poi esplodere in un vortice di hit che ha travolto il pubblico, culminando con l’energia contagiosa di “Tuta Gold” e i suoi cinque cellulari. Un’esperienza che può essere descritta come un rave teatrale, dove ogni elemento è curato nei minimi dettagli: dalle coreografie impeccabili ai visual suggestivi, fino al gioco di luci che ha contribuito a creare un’atmosfera immersiva.

Al centro di tutto, naturalmente, c’è lui: Mahmood, un artista capace di plasmare il palco a sua immagine e somiglianza, mescolando sapientemente passato, presente e futuro. La sua musica, insieme ai cambi di outfit e alle performance visive, diventa un ponte tra mondi diversi: dall’onirico all’underground, con una costante attenzione alle proprie radici. Nonostante il recente successo sui palchi dei club europei, Mahmood non dimentica il legame con Milano: “Quando venivo qui ad Assago da bambino, in piscina, non immaginavo che un giorno sarei stato su questo palco. Ma ora sono il ragazzo più felice del mondo”, ha confessato emozionato al suo pubblico.

Prima di concludere lo show e tornare a far ballare tutti i presenti, Mahmood ha voluto dedicare un ringraziamento speciale, tenuto come ciliegina finale: “Un grazie di cuore va a mia mamma”. Con queste parole ha chiuso una serata indimenticabile, dimostrando ancora una volta la sua capacità di unire grande spettacolo e profonda autenticità.

Con profonda emozione e devozione, si chiude oggi, 4 maggio, uno dei momenti più intensi e sentiti della tradizione sarda: il pellegrinaggio di Sant’Efisio. Dopo il lungo cammino che dal primo maggio lo ha condotto fino a Nora – luogo sacro del suo martirio – oggi il Santo compirà in una sola giornata il viaggio di ritorno che lo riporterà alla sua amata chiesetta di Stampace, nel cuore di Cagliari.

Lo accoglieranno come sempre migliaia di fedeli, ma rispetto all’andata sarà un ritorno più silenzioso, più intimo, carico di raccoglimento. Una processione che, nel pomeriggio, seguirà il cammino inverso tra volti segnati dalla devozione e mani giunte in preghiera.

In serata, attorno alle 22, Sant’Efisio varcherà di nuovo la soglia della sua chiesa, accolto da un’atmosfera sospesa tra spiritualità e commozione. Qui si terrà la solenne Benedizione Eucaristica e il rito dello scioglimento del voto, rinnovando quell’antico legame che unisce il popolo sardo al suo Santo protettore da oltre tre secoli.

In quel momento di silenzio sacro, Cagliari si ferma: ogni passo, ogni sguardo, ogni preghiera diventa parte viva di una promessa che non smette mai di rinascere.