Un grave incidente sul lavoro si è verificato in Via Casula a Monserrato, dove un giovane operaio di 28 anni è rimasto ferito mentre manovrava una gru montata su un veicolo commerciale. Durante l’operazione, il braccio della gru si è abbassato improvvisamente, schiacciando il ragazzo e provocando lesioni agli arti inferiori.

Nonostante l’incidente, l’operaio è rimasto cosciente e ha ricevuto immediata assistenza dal personale del 118, accorso tempestivamente sul luogo. È stato trasportato in codice rosso all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove le sue condizioni sono state valutate dai medici. Fortunatamente, nonostante la gravità dell’episodio, al momento non sembra essere in pericolo di vita.

Oltre ai carabinieri, sul posto è intervenuto anche il personale tecnico dello Spresal dell’ASL di Cagliari per avviare le indagini e sequestrare il veicolo coinvolto. Le autorità stanno lavorando per determinare la dinamica dell’incidente e verificare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro.

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904