Le politiche LGBT del comune di Quartu Sant’Elena al centro di una tesi di laurea
Comune di Quartu caso studio riguardo i diritti di genere e la ricerca di una piena inclusività.
Il Comune di Quartu Sant’Elena e, nello specifico l’assessorato alle Politiche di genere e LGBT, il primo della Sardegna e tra i primi in Italia dedicato a una piena inclusività riguardo tutti gli orientamenti sessuali e le identità di genere non eteroconformi, diventa caso studio dell’Università di Cagliari. Un interesse da parte del mondo della ricerca che in questi anni è stato anche collaborazione, con inviti e interventi a convegni, e che si auspica possa continuare con ulteriori azioni concrete volte a combattere gli stereotipi e i pregiudizi.
Nelle sedi istituzionali il Sindaco Graziano Milia ha ricevuto Andrea Russo, lo studente ogliastrino dell’Università di Cagliari autore della tesi di laurea magistrale sulla rappresentazione delle personɜ LGBTQIA+ negli enti pubblici locali, nella quale un’attenzione particolare è stata appunto rivolta al Comune di Quartu Sant’Elena. L’incontro, alla presenza dell’Assessora alle Politiche di Genere e LGBT Cinzia Carta, è stata l’occasione per condividere i risultati dello studio ma anche per argomentare riguardo l’importanza delle azioni portate avanti dal settore, sia negli anni scorsi che attualmente.
Il Comune di via Porcu si è distinto per le iniziative intraprese negli ultimi anni in favore della comunità LGBT. Questi progetti includono campagne di sensibilizzazione, l’adozione di politiche inclusive e il sostegno a eventi e manifestazioni legate ai diritti LGBT, contribuendo a creare uno spazio pubblico più aperto e rispettoso delle diversità.
“Il problema delle discriminazioni è purtroppo ancora diffuso nella società contemporanea. Occorre necessariamente un salto culturale, occorre sostenere quella che sarebbe semplicemente l’aspirazione alla normalità – commenta il Primo Cittadino, che nell’occasione ha consegnato al neodottore la spilla dei Quattro Mori contornata di verde, riprendendo così, insieme al bianco dello sfondo, i colori della città di Quartu -. Mi disturba se ne faccia ancora una questione politica, ma mi conforta il fatto che nelle nuove generazioni ci sia una grande sensibilità per questi temi. E proprio coltivando questo nuovo humus l’Assessorato lavora perché la città possa diventare una roccaforte dei diritti civili”.
Le ricerche in qui condotte su scala ultranazionale evidenziano discriminazioni costanti basate su rappresentazioni sociali errate o una scarsa conoscenza delle esperienze LGBTQIA+. La relazione ‘A long way to go for LGBTI equality’, pubblicata dalla European Union Agency for Fundamental Rights, ha fornito un’analisi dettagliata delle condizioni di vita, lavorative e sociali delle personɜ LGBTQIA+ nei 27 Stati membri dell’Unione Europea, evidenziando chiaramente la necessità di affrontare pregiudizi e intolleranza.
Attraverso una ricerca qualitativa basata sull’analisi di dati online/offline e l’esecuzione di focus group con dipendenti comunali nonché interviste discorsive con attivistɜ LGBTQIA+, il lavoro portato avanti da Russo descrive dettagliatamente la percezione delle personɜ LGBTQIA+ in questo contesto. L’analisi del contesto quartese è apparsa particolarmente interessante anche tenendo conto della precedente adesione da parte del Comune al progetto ‘Ci siamo’, promosso dall’Associazione ARC, finanziato dall’UNAR – l’Ufficio dello Stato italiano che garantisce il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone – e concretizzato in un corso di formazione per lavoratori che operano a stretto contatto col pubblico, proprio con l’obiettivo di limitare i casi di discriminazione.
E il fine ultimo della tesi è appunto proporre un modello empirico per enti pubblici locali, volto a migliorare la gestione delle interazioni con le personɜ LGBTQIA+ e prevenire le discriminazioni, anche quelle involontarie. La formazione e l’informazione sono infatti i campi su cui si può costruire un modello di servizio volto a favorire il superamento della mancanza di conoscenze corrette e, conseguentemente, facilitare l’accesso ai servizi senza discriminazioni, contribuendo così alla rimozione degli ostacoli culturali, normativi e procedurali che limitano la libertà e la promozione dell’uguaglianza e dell’equità dellɜ cittadinɜ, in modo da promuovere il pieno sviluppo della persona umana.
“Sono onorata e orgogliosa che Andrea Russo, ora Dottorə Magistrale in Innovazione Sociale e Comunicazione, abbia scelto di citare come esempio la nostra Amministrazione Comunale nella sua tesi di laurea – il commento dell’Assessora Carta -. È un riconoscimento importante per il lavoro che stiamo portando avanti sulle tematiche LGBTQIA+, e il fatto che per la prima volta il Comune di Quartu venga utilizzato come caso di studio ci rende particolarmente felici. Contribuire con la nostra azione politica allo sviluppo di una tesi così significativa è per me motivo di grande soddisfazione. Mi congratulo con Andrea per l’eccellente lavoro svolto e per il suo impegno”.
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