626 School, leader in Sardegna nella consulenza e formazione sulla sicurezza sul lavoro e alimentare, lancia OPERAZIONE RISTORANTE SICURO, un’iniziativa dedicata ai ristoratori sardi per aiutarli a rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza, sia sul lavoro che alimentare, con l’obiettivo di garantire la conformità entro Natale 2024. Grazie a questa iniziativa, i ristoratori potranno usufruire di uno sconto del 35% sui servizi di consulenza e formazione, un’offerta valida fino al 23 dicembre 2024.

L’operazione nasce a seguito delle numerose violazioni riscontrate nelle ispezioni condotte da NAS, ASL e Ispettorato del Lavoro, che hanno portato a multe salate e, nei casi più gravi, alla chiusura di diverse attività. Durante la stagione estiva, molti ristoratori si sono trovati impreparati di fronte agli obblighi di legge, spingendo 626 School a creare un pacchetto completo di soluzioni per aiutare a prevenire queste situazioni.

OPERAZIONE RISTORANTE SICURO offre servizi come:

• Redazione e aggiornamento del Manuale HACCP;
• Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
• Formazione del personale, con bonus fino a 500€;
• Consulenza continua per le ispezioni;
• Sorveglianza sanitaria e gestione del Medico Competente.

I ristoratori possono scegliere tra tre pacchetti su misura:

• Sicurezza Essenziale: per chi cerca una soluzione base per la conformità normativa;
• Sicurezza Avanzata: per un livello di supporto e assistenza professionale superiore;
• Sicurezza Totale: per una gestione completa e integrata della sicurezza.

Giancarlo D’Andrea, direttore di 626 School, ha dichiarato: “Con questa iniziativa vogliamo offrire ai ristoratori una soluzione efficace e conveniente per evitare problemi e sanzioni, garantendo la sicurezza delle loro attività a un prezzo vantaggioso.”

L’iniziativa OPERAZIONE RISTORANTE SICURO è valida fino al 23 dicembre 2024 e rappresenta un’opportunità imperdibile per i ristoratori sardi di garantire la piena conformità alle normative in materia di sicurezza, preparandosi al meglio per le prossime ispezioni.

Per ulteriori informazioni sull’offerta e per usufruire dello sconto del 35%, è possibile contattare 626 School ai seguenti recapiti:

Telefono: 070 781090
Email: [email protected] oppure [email protected]
Sito web: https://www.corsidiformazioneinsardegna.com/haccp-focus

Facebook: www.facebook.com/626schoolsicurezzasardegna

Instagram: www.instagram.com/626school_srl/

L’offerta garantisce consulenza, formazione e supporto professionale, aiutando i ristoratori a lavorare in sicurezza e tranquillità.

626 School è un’agenzia formativa accreditata dalla Regione Sardegna e una società di consulenza certificata che, da oltre 18 anni, supporta le imprese sarde nell’adempimento degli obblighi di legge in materia di sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare. Grazie a un team di esperti qualificati, 626 School fornisce soluzioni personalizzate che permettono alle aziende di operare in piena conformità normativa, garantendo sicurezza e tranquillità.

Con un’ampia esperienza e un servizio capillare in tutta la regione, l’agenzia è un punto di riferimento per la formazione e la consulenza, aiutando i clienti a gestire in modo efficace tutti gli aspetti legati alla sicurezza aziendale.

Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli.

Una decisione che farà discutere e che segna un punto a favore del decoro urbano in città. Il Consiglio di Stato ha “promosso” il giro di vite voluto dall’amministrazione dell’ex sindaco Paolo Truzzu, confermando la piena legittimità del divieto di incatenare le biciclette fuori dagli stalli dedicati.

Con una sentenza che rigetta il ricorso presentato dalla Fiab di Cagliari, i giudici di Palazzo Spada hanno messo la parola fine a una lunga battaglia legale.

Il provvedimento, incluso nel regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana approvato dalla precedente amministrazione comunale, stabilisce in modo chiaro e inequivocabile che è vietato legare le biciclette a “infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo”. La violazione di questa norma comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro.

I giudici hanno spiegato che la decisione mira a tutelare, in un’ottica di miglioramento della vivibilità e del decoro della città, quelle infrastrutture che spesso si trovano sui marciapiedi, nelle piazze, nei parchi, o vicino a monumenti. Si tratta di elementi di arredo urbano come ringhiere, recinzioni o pali, per i quali è già generalmente vietata la sosta di qualsiasi veicolo. Pertanto, secondo il Consiglio di Stato, la disposizione non viola in alcun modo le norme del codice della strada.

Ma la sentenza va oltre, affrontando un punto cruciale sollevato dai ricorrenti. La Fiab aveva denunciato una presunta disparità di trattamento tra gli “utenti deboli”, ovvero i ciclisti, e gli “utenti forti”, come gli automobilisti, sostenendo che la norma penalizzasse i primi a vantaggio dei secondi. Il Consiglio di Stato ha respinto categoricamente questa tesi, evidenziando che una disparità di trattamento può essere configurabile solo in presenza di situazioni perfettamente identiche, e che tale condizione non sussiste in questo caso. I giudici hanno inoltre ritenuto infondata la disparità invocata in appello anche rispetto ai monopattini.

Infine, sono state giudicate infondate anche le censure che contestavano la presunta contraddittorietà del regolamento con gli obiettivi fissati dal Piano Urbano della mobilità sostenibile. A questo proposito, il Consiglio di Stato ha ribadito che si tratta di una valutazione discrezionale, per la quale “il giudice non può sostituirsi all’amministrazione”. La decisione ha quindi confermato la legittimità dell’azione comunale, stabilendo che la tutela del decoro urbano è un obiettivo prioritario che può essere perseguito attraverso normative specifiche.