Durante i peggioramenti temporaleschi, facciamo spesso confusione sui fenomeni atmosferici. Il più grande errore in cui si cade riguarda il vento: appena si scatenano delle raffiche violente si grida subito alla “tromba d’aria”. Ma non è così, come ad esempio oggi a Cagliari.

Foto di Andrea Skull

Nelle foto di Andrea Skull è stato immortalato il potente downburst preceduto dalla shelf cloud (nube a mensola, una nube bassa e orizzontale). Il termine “Burst” sta per scoppio improvviso, “Down” significa giù: letteralmente potremmo tradure downburst come uno scoppio che viene giù da un temporale.

Foto di Andrea Skull

Si tratta di un fenomeno meteorologico consistente in forti correnti di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale, le cui folate possono raggiungere velocità elevate, anche superiori ai 100 km/h. Sono raffiche lineari in cui nessun vortice (come nelle trombe d’aria) tocca il suolo.

Foto di Roberto Correddu

Un violento acquazzone si è abbattuto nel Cagliaritano, causando numerosi disagi, soprattutto nella frazione di Pirri a Cagliari, dove le strade si sono trasformate in torrenti per circa 10 minuti. Il livello dell’acqua ha raggiunto mezzo metro in alcuni punti, bloccando temporaneamente la circolazione. Si stima che siano caduti oltre 20 mm di pioggia in breve tempo, secondo i dati di Sardegna Clima.

La perturbazione si è poi spostata verso Quartu Sant’Elena e Selargius, dove si sono verificati allagamenti lampo e blackout elettrici.

Anche l’aeroporto di Cagliari-Elmas ha subito danni: alcuni pannelli del controsoffitto nell’area partenze sono crollati, allagando il pavimento, ma senza causare feriti. Il personale è intervenuto prontamente per mettere in sicurezza la zona e, nonostante l’emergenza, i voli non hanno subito ritardi.