Sergio Mattarella a Cagliari: “La scuola accende la nostra speranza”

Gli auguri di buon inizio anno scolastico da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quest'oggi a Cagliari per la 24esima edizione di "Tutti a scuola", cerimonia itinerante dal 2015 e quest'anno ospitata a Cagliari al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele I di via Pintus.
Il suono delle launeddas e le voci dei tenores di Neoneli in apertura di cerimonia. Un lungo scroscio di applausi ha accolto l’ingresso del capo di Stato, accompagnato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Il saluto alle istituzioni, al sindaco della città di Cagliari e alla presidente della Regione. Poi, l’esecuzione dell’inno nazionale dagli allievi di scuole militari e navali e dal liceo musicale del Veneto. Da ognuna delle province dell’Isola sono state otto le scuole a rappresentare la Sardegna.
Eleonora Daniele e Pierpaolo Spollon
Oltre 1300 gli studenti presenti. Al fianco della conduttrice Eleonora Daniele, l’attore Pierpaolo Spollon che ha raccontato agli studenti la sua esperienza di alunno nella sua Padova. “Si sbaglia e si fallisce nella vita. L’importante è non farlo più accadere. Noi genitori dobbiamo essere i primi a non caricare i nostri figli di aspettative. Il momento di imparare a sbagliare è proprio questo, la vostra età”.
Arisa e Giovanni Allevi
Sul palco allestito al Convitto Nazionale di Cagliari anche diversi ospiti musicali. Tra questi la cantante Arisa. “Se potessi, oggi io a scuola ci ritornerei. Quando cresci non è facile che qualcuno ci insegni senza chiedere nulla in cambio. Il sapere è luce”. E poi Giovanni Allevi. “Quando ero studente ero sempre in ansia e mi sentivo inadeguato. Grazie allo studio della filosofia ho compreso il motivo di questa ansia. Noi in fondo al nostro cuore abbiamo una scintilla, una piccola voce che dovremmo ascoltare. Nel silenzio e nella solitudine ricominciamo ad ascoltare la nostra voce. E lì comincia la nostra vita autentica”.
L’Intelligenza Artificiale
“Tutti a scuola” è stata anche occasione di trattare importanti temi riguardanti l’educazione dei ragazzi. Tra questi, l’intelligenza artificiale, applicata allo studio e alla formazione dei ragazzi. Già realtà, in forma sperimentale in quest’anno scolastico, in diverse scuole di alcune regioni italiane. “L’IA c’è ed evolverà rapidamente. sta a noi vigilare e farne buon uso”, le parole del fisico Valerio Rossi Albertini.
Gli atleti azzurri dalle Olimpiadi e Paralimpiadi
Sul palco inoltre gli attori Lucrezia Guidone e Vincenzo Ferrera, protagonisti della serie “Mare Fuori” . E l’influencer 19enne Edoardo Prati, con il suo monologo, che sui social divulga la sua passione per la letteratura classica. Spazio poi allo sport, alla presenza degli ospiti campioni azzurri alle scorse Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024. Come Paola Egonu, in trionfo con la volley femminile azzurra, guidata da Velasco, con la conquista della prima medaglia d’oro. E poi la cagliaritana Marta Maggetti, oro olimpico di windsurf.
Storia di Andrea Spezzacatena
Importante, per il messaggio trasmesso agli studenti, anche la presenza di Teresa Manes, mamma del giovanissimo Andrea Spezzacatena, la cui storia nel 2012 ha scosso le coscienze. Andrea, che portava i pantaloni rosa, è stato bullizzato da alcuni suoi compagni di scuola. Non ce l’ha fatta e a causa loro si è tolto la vita. Dalla sua storia oggi è stato tratto un film, in uscita il prossimo 7 novembre. “All’indomani della tragedia, entrando nelle chat mi sono resa conto dell’inconsapevolezza dell’agire dei ragazzi”, le parole di Teresa, “è la storia di tanti giovani che vivono nel silenzio la drammaticità della solitudine. Forse attraverso la sensibilizzazione si può essere di esempio che le cose brutte possono capitare ma la vita vale la pena di essere vissuta”. E aggiunge: “non sempre si ha la volontà di fare del male ma l’incosapevolezza può essere deleteria”.
Il ministro Valditara
Nel corso della serata ecco gli auguri da parte del ministro Valditara agli studenti, “sempre in relazione gli uni con gli altri”, in questo inizio di anno scolastico. “Oggi è uno dei momenti più importanti nella comunità nazionale. Riparte il sistema dell’istruzione, affrontando una delle sfide più qualificanti, ovvero quella del futuro. Con molteplici finalità, riassumibili nel garantire il pieno sviluppo della persona umana. Il primo giorno di scuola è anzitutto il vostro primo giorno, di ciascuno di voi”, le parole del ministro. Che aggiunge: “Oggi si innescano altrettanti nuovi inizi, quanti sono le vostre personalità e inclinazioni.Una scuola che valorizzi i talenti, quella scuola costituzionale radicata nel valore supremo della dignità della persona umana. un’istruzione che in tutti i suoi grandi livelli mantenga come riferimento la persona”. E sulle nuove linee dell’educazione Civica: “Stella polare la costituzione italiana, l’educazione e rispetto della persona umana, uguaglianza e responsabilità individuale, consapevolezza di appartenenza alla comunità nazionale e a quelle locali, e alla patria”. E ancora, “Importante valore costituzionale il lavoro, come diritto e dovere, e poi l’iniziativa privata e la lotta a ogni mafia e ogni illegalità”.
Una scuola che valorizzi i talenti. “Sapere tirare fuori i talenti e saperli valorizzare, attraverso figure di docente tutor e orientatore, con il costante dialogo coi genitori. Rinnovata poi l’attenzione per gli studenti con disabilità attraverso i corsi di specializzazione per i docenti di sostegno. Attenzione per la continuità didattica, consentendo ai genitori la possibilità di conferma del docente di sostegno precario”. “Questo è l’anno in cui abbiamo decisi di vietare cellulari in classe, consentendo però la sperimentazione dell’intelligenza artificiale a scopo didattico. Avviato poi un programma di potenziamento della lingua italiana per i ragazzi stranieri di prima generazione”. E ancora, “restituire sempre più auterevolezza al ruolo del docente con la valorizzazione del voto di condotta e trasformazione dell’istituto della sospensione, con una scuola che educhi al rispetto verso l’altro”.
Gli auguri del Presidente Sergio Mattarella
Accolto da un lunghissimo applauso e omaggiato di un guanto bianco da parte del coro delle mani bianche, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato i suoi auguri agli studenti sardi e di tutta Italia con un importante discorso. Parole di saluto “a totu sa genti sarda”, ha esordito il Capo di Stato. “La scuola riparte e con essa speranza ed emozioni. Il ritmo scolastico scandisce il calendario delle famiglie. L’avvio dell’anno scolastico è un momento sempre nuovo, i ragazzi sono cresciuti e i docenti hanno arricchito con le loro esperienze. La scuola è movimento che non si ferma, strada su cui camminare insieme, palestra di vita. Educa a essere cittadini consapevoli di diritti e doveri. Dalla qualità del sistema educativo dipende il futuro della nostra società. La scuola vive della società e concorre al suo progresso. Siamo immersi in un cambiamento impetuoso e la scuola non può rimanere ferma e deve inserirsi nell’innovazione e nel cambiamento.
“Il futuro non deve incutere paura. Il nodo è l’uso benefico dei nuovi strumenti di progresso. I giovani sono più avanti negli strumenti digitali. i ragazzi apprendono da noi e i genitori apprendono dai ragazzi. La tecnologia non deve diventare una barriera alla comunicabilità. Lo smartphone è uno strumento che aiuta ma non rappresenta la vita che è più ricca ed emozionante. il sistema educativo ha un compiti decisivo”, spiega Mattarella che nel suo discors cita Eco. “la scuola è un percorso di convivenza, legalita e liberta. Purtroppo bullismo e cyberbullismo sono diffusi. Bisogna rinnovare azioni per reprimere e prevenire. Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a tanti fatti di cronaca. Oggi il disagio tra giovani si sovrappone alle loro straordinarie qualità. A volte la cortina dell’incomunicabilità è così spessa e occorre rompere il muro di silenzio e solitudine. Senza dialogo, senza umanità ed empatia non ci sarà progresso.Il disagio giovanile è una questione nazionale che va affrontata con ogni mezzo a disposizione. La scuola è decisiva, per tutti e di tutti. Bisogna rimuovere ostacoli di natura economica e sociale. La scuola è una speranza di riscatto in alcuni contesti sociali. l’integrazione scolastica deve continuare a crescere”.
“La scuola è per tutta la vita, occasione di formazione di cittadini consapevoli. La scuola può molto ma non tutto. La partecipazione attiva delle famiglie è essenziale. I genitori non trasmettano ansie di successo e siano interlocutori dei docenti. Insuccessi e richiami aiutano a crescere. Cuore e centro della scuola siete voi, bambini e ragazzi. La scuola accende la nostra speranza”.

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