Max, adottato in Sardegna e poi “abbandonato”: la sua padrona era Ana Cristina Duarte, vittima di femminicidio

Max può essere adottato in Sardegna, centro e Nord Italia. Il Piccolo Ranch Sardo si trova a Oliena, centro Sardegna, contatti [email protected]
“Questa è la storia di un cane, di un abbandono, di tante supposizioni e di un femminicidio. Una storia, piccola, laterale, fatta di cose che non sappiamo e di quelle che crediamo di sapere”, comincia così quanto scritto dalla giornalista Selvaggia Lucarelli sulla vicenda terribile del femminicidio di Ana Cristina Duarte e del suo amato cane Max, adottato in Sardegna dal rifugio Il Piccolo Ranch Sardo.
La storia comincia con la responsabile della struttura che contatta Lucarelli perchè è venuta a sapere che il cane, che dalle foto pubblicate online dall’adottante, sembrava tanto amato e felice, si trovava in canile. L’adottante intanto non rispondeva ai messaggi inviati per avere chiarimenti sulla situazione. Passano i giorni e Max viene recuperato e torna in Sardegna, al rifugio.
10 mesi dopo ecco il tristissimo epilogo e a raccontarcelo è Lucarelli, attraverso la sua newsletter: “Apro le storie Instagram di Isabella. C’è la foto di una bella e sfortunata ragazza che ho visto sui giornali in questi giorni. Quella ragazza è stata uccisa da suo marito con delle coltellate nella pancia davanti ai suoi tre bambini. Lei aveva 38 anni, si chiamava Ana Cristina Duarte Correia, qualche giorno prima era scappata di casa dicendo alle forze dell’ordine che il marito la picchiava, ma poi era tornata dai suoi figli. E lui, convinto forse che lei lo tradisse, l’aveva ammazzata. Ana Cristina era la ragazza che aveva adottato e poi abbandonato Max, per lasciare la Sardegna dove viveva (a Porto Torres) e seguire il marito in un’altra regione”.
Poi lo sfogo disperato di Isabella del rifugio: “Ana mi dispiace per essermi arrabbiata con te quando ho scoperto di Max, ma se solo avessi saputo, se solo avessi immaginato sarei corsa da te e avrei fatto di tutto per cercare di aiutarti. Non riuscivo a capire perché così tanto amore si era tramutato in abbandono, non potevo crederci perché i video e le foto parlavano solo d’amore, le tue parole spese per lui erano solo piene d’amore. Ora capisco che se fosse stato con te sarebbe morto con te perché ti avrebbe protetta, oppure il tuo carnefice ti ha tolto anche quel briciolo d’amore che ti dava Max e quindi l’ha abbandonato lui stesso, tante domande a cui non avremo mai risposta perché tu non ci sei più”.
Ana, 38enne di origine brasiliana, è stata uccisa dal marito la notte del 6 settembre con una serie di coltellate all’addome nella sua abitazione vicino Fano. Appena una settimana prima, la donna si era allontanata da casa dicendo di volersi separare dal marito, ma di non volerlo denunciare. Al momento dell’omicidio nell’abitazione erano presenti anche i figli della coppia, due maschi e una femmina, di 14, 12 e 6 anni.
Oltre all’immenso dolore dei figli, quello che noi ora possiamo fare è aiutare Isabella a trovare una nuova famiglia per Max, anche lui vittima inconsapevole di così atroce violenza. Max può essere adottato in Sardegna, centro e Nord Italia. Il Piccolo Ranch Sardo si trova a Oliena, centro Sardegna, contatti [email protected]

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