Non ci sono più speranze per Riccardo Licheri, il figlio 16enne del sindaco di Ghilarza, Stefano Licheri, ricoverato da una settimana in terapia intensiva all’ospedale San Francesco di Nuoro, in seguito a un incidente stradale avvenuto nella notte nel suo paese.

Le condizioni del giovane sono peggiorate drasticamente oggi, e i medici del reparto di Rianimazione hanno avviato le procedure per dichiarare la morte cerebrale. I familiari, con grande coraggio, hanno dato il consenso per la donazione degli organi, intervento che verrà effettuato nelle prossime ore dagli specialisti.

Riccardo era rimasto gravemente ferito dopo essere caduto dalla sua piccola moto da cross, intorno alla mezzanotte in Corso Umberto. Il giovane, per ragioni ancora da chiarire, aveva perso il controllo del mezzo, cadendo e battendo violentemente la testa. Nonostante sei giorni di lotta tra la vita e la morte, oggi è arrivato il tragico epilogo.

Nella seconda puntata di “Freedom – Oltre il confine”, in onda stasera, domenica 6 luglio alle 21.20 su Rete 4, la squadra di Roberto Giacobbo fa nuovamente tappa in Sardegna per raccontare una delle storie più affascinanti dell’isola: quella di Carbonia, una città giovane, nata meno di un secolo fa con un destino preciso — estrarre carbone.

Il nome stesso sembrava segnare il futuro del paese, legato indissolubilmente alla fatica e al buio delle miniere. Ma Carbonia ha saputo trasformare quella che poteva sembrare una condanna in un’opportunità. Nata come città di fondazione durante il regime fascista, fu pensata per accogliere migliaia di lavoratori, diventando un vero e proprio esperimento sociale, unico nel suo genere in Italia.

Oggi Carbonia è un comune con una forte identità, che ha saputo fare i conti con il proprio passato senza rinnegarlo. Anzi, lo valorizza: le vecchie miniere sono diventate luoghi di memoria e cultura, simboli di una comunità che non ha dimenticato il sacrificio dei suoi minatori.

Roberto Giacobbo ci conduce nelle profondità delle gallerie della Grande Miniera di Serbariu, per farci vivere in prima persona le condizioni estreme in cui lavoravano gli uomini del carbone. Un viaggio nella storia, tra fatica, dignità e rinascita, per riscoprire un pezzo importante del nostro passato collettivo.