È in edicola Topolino dedicato al mistero dei Giganti di Mont’e Prama: storia creata da due autori sardi, Luca Usai e Bruno Enna

Ogni dettaglio, dalle piante alle rocce, è ispirato alla Sardegna, rendendo la storia un vero tributo alla cultura e alla storia dell'Isola.
Nel numero di Topolino in edicola da oggi, la Sardegna avrà un ruolo di rilievo grazie alla storia a fumetti intitolata “Il mistero dei giganti”, creata da due autori sardi. Questa storia si ispira alle famose statue dei giganti di Mont’e Prama di Cabras, in provincia di Oristano.
“Da oggi, 7 agosto, e fino a martedì prossimo sul Topolino n. 3585 esce una storia dedicata alla Sardegna e ai Giganti di Mont’e Prama. Ai testi quel geniaccio di Bruno Enna, i disegni e la supervisione colori sono miei sulla colorazione di Manuel Giarolli”, scrive il fumettista Luca Usai.
“Un immenso grazie a Nadia Canu che ci ha seguiti fin dall’inizio con suggerimenti e documentazioni precise e puntuali come solo un’archeologa può dare. Spero che il risultato vi piaccia e che si riesca a respirare almeno un po’ il profumo della nostra terra”.
Il soggetto e la sceneggiatura sono opera di Bruno Enna, mentre i disegni sono stati realizzati da Luca Usai, noto anche per aver rappresentato in versione “paperizzata” Carlo Conti in una storia dedicata al Festival di Sanremo. I protagonisti del racconto sono Topolino, Minni, Pippo e il professor Zapotec, che intraprendono un’avventura per svelare il mistero dei giganti, viaggiando tra il presente e il passato in un villaggio nuragico della Sardegna alla fine dell’Età del Bronzo.
Bruno Enna spiega che la storia è un mix di fantasia e tradizione sarda, nata quasi per caso durante una conversazione con l’archeologa Nadia Canu, ex direttrice della Fondazione Mont’e Prama. Enna volle che il disegnatore fosse un altro autore sardo, Luca Usai, per garantire un’autenticità visiva al racconto.
Usai sottolinea l’accuratezza delle ricerche effettuate per la realizzazione della storia, grazie anche all’aiuto di Nadia Canu, che ha permesso loro di visitare il museo e li ha supportati nelle loro indagini. La storia, composta da 48 pagine divise in due parti, sarà arricchita da articoli redazionali e un’intervista all’archeologa stessa. Enna precisa che ogni dettaglio, dalle piante alle rocce, è ispirato alla Sardegna, rendendo la storia un vero tributo alla cultura e alla storia dell’isola.

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