Il pm dice no alla riapertura del caso Manuela Murgia, morta nel ’95 a Cagliari: i familiari non credono al suicidio
Rigettata l'istanza per la riapertura del caso di Manuela Murgia, 16enne trovata morta il 5 febbraio 1995 a Tuvixeddu a Cagliari. Nonostante il caso fosse stato archiviato come suicidio, i familiari sostengono che Manuela sia stata uccisa.
La vicenda di Manuela Murgia continua a essere un tema di grande dolore e controversia per la sua famiglia, che da anni lotta per far riaprire le indagini sulla sua morte, avvenuta nel febbraio del 1995, la 16enne è stata trovata morta a Tuvixeddu a Cagliari. Nonostante il caso fosse stato archiviato come suicidio, i familiari non hanno mai creduto a questa versione dei fatti, sostenendo invece che Manuela fosse stata uccisa.
L’istanza per la riapertura del caso, presentata dallo studio legale di Bachisio Mele e dell’avvocata Giulia Lai, è stata rigettata dal pubblico ministero Guido Pani. La decisione ha lasciato un profondo senso di amarezza e frustrazione nei familiari di Manuela, che continuano a credere nella necessità di nuove indagini per far emergere la verità.
Il fratello di Manuela, Gioele, ha espresso il suo sdegno e il suo dolore in un lungo post su Facebook, criticando apertamente la Procura per la decisione presa.”Questa mattina Manuela è stata assassinata per la seconda volta. Chi dovrebbe garantirle giustizia da quasi ventinove anni ha deciso di rigettare l’istanza di riapertura, nonostante le prove fornite. Perché tutto ciò? Cosa si vuole coprire? Gli errori di 29 anni fa? Oppure cosa più terrificante, si vuole coprire qualcuno. E se così fosse, chi si vuole coprire? Manu, noi non smetteremo mai di lottare per te, meriti giustizia e pace”.
L’avvocata Giulia Lai ha dichiarato che, nonostante la delusione per la decisione del pm, continueranno a cercare strade legali per ottenere la riapertura delle indagini. La determinazione della famiglia e del loro team legale resta dunque forte, con l’obiettivo di ottenere finalmente giustizia per Manuela.
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