“Ci stanno rubando il sole e il vento. Non è più tempo di stare zitti, io non ci sto”, Piero Marras contro l’assalto eolico

"Non è più tempo di stare zitti, io non ci sto. Se esiste un popolo, se esiste una coesione dobbiamo dire no, dobbiamo dire basta, non possiamo permettere tutto ciò", il cantautore Piero Marras contro l'assalto eolico alla nostra Isola.
Il cantautore e polistrumentista sardo Piero Marras dice la sua riguardo l’assalto eolico alla Sardegna. “Parecchi anni fa per il mio primo album in lingua sarda ho scritto un brano “Bentu ‘e macchime”, “Vento di pazzia”, e il ritornello diceva: “corri presto a chiudere la porta, subito, così questo sole non farà in tempo ad andarsene”. E il sogno di un bambino che voleva chiudere il sole in una stanza tanto era bello, per la paura che se ne andasse, che glielo rubassero.
Non era una paura così infondata perchè è quello che sta succedendo adesso in Sardegna, ci stanno rubando il sole, rubando il vento. In nome di questo progetto vengono, prelevano l’energia e la portano in Italia e noi cosa siamo? Una batteria di ricarica, siamo invasi da queste pale eoliche, questi giganti mostruosi, uno scempio totale. E tutto questo in silenzio quasi assoluto perchè adesso qualcosa si sta muovendo.
Non mi meraviglia l’insensibilità dell’Italia nei nostri confronti, non è la prima volta. Ma che si mortifichi così la bellezza di un territorio sinceramente non me lo aspettavo. Noi siamo periferia e non si tiene conto di una specificità che abbiamo e anche il sole e il vento appartengono a questa specificità. Non è più tempo di stare zitti, io non ci sto. Se esiste un popolo, se esiste una coesione dobbiamo dire no, dobbiamo dire basta, non possiamo permettere tutto ciò, non possiamo permetterlo”, conclude l’artista.

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