Una foto che riporta alla mente momenti in cui si era giovani, in cui si andava al mare senza pensieri, neanche quello della protezione solare (chi tra noi fino agli anni 2000 la metteva?). Giornate in cui l’unico mantra era divertirsi, e allora spesso lo si faceva alle spalle di qualche amico, quello che per un attimo si era assopito o solo rilassato sulla spiaggia.

Foto tratta dal gruppo Cagliari Fotografica – Tra Passato e Presente

Ed ecco che allora il resto della comitiva lo afferrava per i piedi e le mani “a sa coatta” e lo lanciava, letteralmente, in mare, noncurante se l’acqua fosse ghiacciata o meno, anzi se già da giorni era stata rinfrescata dal maestrale, meglio ancora.

Questo divertente scherzo (non per la vittima di sicuro) in Sardegna si chiama “valigia” e la foto, risalente agli anni ’60, immortala proprio l’attimo in cui un malcapitato viene preso dagli amici e trascinato tra le acque del Poetto. E voi, eravate più vittime o carnefici?

Dopo la maxi operazione antidroga in Sardegna, Roberto Saviano torna a parlare della criminalità sull’Isola con un post sui social. Ricorda le polemiche dei mesi scorsi, quando aveva denunciato gli assalti ai portavalori attribuendo i gruppi responsabili al Nuorese, scatenando le reazioni di politici locali.

“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.

Un intervento che riaccende il dibattito su informazione, identità dei territori e libertà di raccontare anche le cronache più scomode.