Nel cuore dello storico e maestoso palazzo di Rinascente a Cagliari, siamo saliti fino al sesto piano per scoprire una gemma dell’arte culinaria italiana: Obicà Mozzarella Bar, Pizza e Cucina. Essenziali, accoglienti e stimolanti, i dettagli di questo locale sono un ottimo contorno ambientale conviviale e contemporaneo che arricchiscono il già elegante universo culinario proposto.

Il nome stesso, “Obicà”, un termine napoletano che significa “eccolo qua”, riflette la sua essenza, ossia portare i prodotti dell’eccellenza della cucina italiana proprio davanti agli occhi dei clienti. Nato a Roma nell’aprile del 2004, il brand è il frutto di un’ispirazione internazionale del suo fondatore, che ha saputo unire l’idea del sushi bar giapponese con la tradizione italiana, ponendo al centro della proposta gli ingredienti di altissima qualità.

Obicà non è solo un ristorante, ma un’esperienza di gusto che celebra la “cucina di ingredienti”. La Mozzarella di Bufala Campana DOP è la protagonista indiscussa, accompagnata da una varietà di prodotti di eccellenza italiana. Con un design dei piatti minimalista e pulito, l’accento viene posto sui sapori naturali degli ingredienti, evitando l’uso di aglio e cipolla per mantenere la purezza dei gusti.

Nel corso degli anni, il marchio ha ampliato la sua offerta, passando da tavola fredda a servire piatti caldi come la pizza dal carattere particolare: lunga lievitazione, un cornicione non troppo spesso e una croccantezza che rappresenta un perfetto mix tra le tradizioni di Napoli e Roma. Questa innovazione ha conquistato i palati sia in Italia che all’estero, con più di 20 locali aperti in zone strategiche di tutto il mondo, tra cui anche Londra, New York, Tokyo, e a breve in Francia.

Il nostro pranzo è iniziato con una Gran Degustazione di Mozzarelle: Mozzarella di Bufala Campana DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP Affumicata, Stracciatella Pugliese, Burrata Pugliese e Ricotta di Bufala, accompagnate da Spinacino, Pomodori Datterini Gialli e Rossi, Olive Nere. Un piatto perfetto per l’estate e il paradiso per gli amanti dei prodotti lattiero-caseari.

Accompagnato a questo piatto, ci è stata servita una croccante Focaccia con Pomodori Datterini e Basilico Fresco tagliata a spicchi. La morbidezza e la freschezza dei latticini unita alla croccantezza della focaccia crea un mix perfetto per combattere il caldo estivo e rinfrescare con gusto le proprie papille gustative.

Successivamente, ci siamo deliziati con gli Spaghetti alla Chitarra con Crema di Zucchine, Gamberi in Salsa Bisque e Zucchine Marinate. Un piatto che ha saputo coniugare prodotti locali e innovazione, regalando un sapore di pescato fresco che ci ha teletrasportati direttamente in riva al mare.

La pizza Pesto e Stracciatella ci ha sorpresi con la sua combinazione di Fiordilatte di Agerola, Pesto di Basilico, Pesto di Pomodori Secchi, Crema di Stracciatella al Lime e Mandorle Tostate. Una pizza strutturata per esaltare la semplicità e la freschezza degli ingredienti di alta qualità che la compongono.

L’ultima proposta gastronomica è il Burrata Burger: una corposa fusione di Chianina – un bovino italiano – accompagnato da Pancetta Arrotolata, Rucola, Zucchine Grigliate, Avocado, Maionese alla Senape e Patate Arrosto. In accostamento, la Burrata viene adagiata in cima al panino per creare complicità tra gli ingredienti e una varietà sia estetica che di gusto.

Obicà Mozzarella Bar, Pizza e Cucina non è solo un ristorante, ma un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni italiane, rivisitati con un tocco di modernità. Ogni piatto racconta una storia di passione per gli ingredienti di alta qualità, portando l’eccellenza italiana proprio davanti agli occhi dei clienti. Una visita in questo locale è un must se si vuole assaporare la bontà della cucina italiana e non solo.

Nel cuore della Sardegna, a Samugheo, sorge uno dei più importanti presìdi della cultura artigianale dell’isola: il Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda (MURATS). Istituito per volontà dell’Amministrazione Comunale, il museo ha come missione quella di preservare e valorizzare la memoria storica tessile sarda attraverso una ricca collezione di manufatti che raccontano secoli di tradizione, identità e creatività.

Il percorso espositivo del museo si snoda attraverso tre collezioni principali: quella storica, “Annodarte” e la più recente e prestigiosa, la “Collezione del Principe”, nata grazie al sostegno del Principe Karim Aga Khan II. Questa nuova sezione rappresenta oggi un punto focale dell’intera esposizione museale, simbolo di un legame tra memoria e futuro, radici e rilancio culturale.

La “Collezione del Principe”: un omaggio alla tradizione tessile di Samugheo – Il Principe Aga Khan, profondamente colpito dalla visita al MURATS, ha deciso di sostenere concretamente il museo e la comunità artigiana locale. La sua donazione ha permesso la realizzazione di un progetto ambizioso che oggi si concretizza in due iniziative chiave: una nuova collezione tessile e un’installazione multimediale.

La collezione tessile, composta da 18 manufatti – tra tappeti, coperte e bisacce – è interamente realizzata a mano dagli artigiani samughesi. I pezzi rievocano motivi e disegni tradizionali risalenti agli anni ’50 fino a oggi, completando così il panorama cronologico del museo, precedentemente fermo alla prima metà del ’900. Dedicata all’Aga Khan e contrassegnata come “Collezione del Principe”, questa sezione si distingue per l’alta qualità dei materiali e delle tecniche utilizzate, ma soprattutto per il suo valore simbolico: è un atto d’amore verso l’arte tessile sarda, una forma di mecenatismo culturale che guarda al futuro.

A completare l’iniziativa è il “Tappeto Corale Interattivo”, un progetto originale firmato da Roberta Morittu e CSR4. L’opera è lunga 12 metri ed è composta da strisce tessute da 12 artigiane storiche di Samugheo, intervallate da tessuti neutri che fungono da schermo. Grazie a una tecnologia touch screen, i visitatori possono interagire con l’installazione e ascoltare direttamente le testimonianze delle tessitrici, che raccontano in prima persona la loro esperienza e il ruolo dell’artigianato nella società locale, in un arco temporale che coincide con la rinascita culturale della Sardegna sotto la guida di Eugenio Tavolara.

Accanto alla “Collezione del Principe”, il MURATS custodisce una preziosa collezione storica che include manufatti rari come i “Tapinu ‘e mortu”, i teli funerari con simboli antichissimi riscontrabili anche in Anatolia, Perù ed Egitto, e le “Affaciadas”, piccoli capolavori esposti durante il Corpus Domini. La collezione comprende anche abbigliamento pastorale, costumi tradizionali, tovagliati, bisacce e strumenti per la tessitura, testimoniando una produzione viva sin dal XVIII secolo.

Di particolare interesse è anche “Annodarte”, la collezione nata da un concorso internazionale del 2013 che ha visto collaborare designer contemporanei e artigiani locali, producendo una linea innovativa di tappeti in cui la tradizione si fonde con il design.

Il MURATS di Samugheo non è solo un museo: è un luogo in cui il passato e il presente dialogano, dove l’arte tessile non è semplicemente conservata, ma rilanciata con visione e passione. Con la “Collezione del Principe”, il museo si afferma come modello virtuoso di valorizzazione del patrimonio culturale e di apertura verso nuovi scenari internazionali.