La Sella del Diavolo: il faraglione come “scrigno” dello scorrere delle ere geologiche
Foto e info a cura del geologo Daniel Zoboli.
Con il suo inconfondibile profilo, ben visibile dalla città di Cagliari e soprattutto dalla spiaggia del Poetto, la “Sella del Diavolo” è sicuramente uno dei simboli del capoluogo sardo, ispiratrice di leggende e ogni anno meta di numerosi escursionisti.
Oltre che dal punto di vista paesaggistico, come riporta il geologo Daniel Zoboli, la Sella è interessante anche in ambito geologico: il faraglione poco a nord della Torre del Poetto infatti “sintetizza” bene una colonnina della successione litologica miocenica di Cagliari. Alla base abbiamo le Arenarie di Pirri, costituite da arenarie e sabbie grigio-verdastre molto fossilifere e datate al Serravalliano. Sopra di queste troviamo i Calcari di Cagliari con alla base la “Pietra Cantone” (marne arenacee e calcari marnoso-arenacei), seguita dal “Tramezzario” (biocalcareniti) e dalla “Pietra forte” (calcari bioermali).
Si tratta di litologie carbonatiche ricchissime di fossili e riferibili al Tortoniano-Messiniano. La “sella” è impostata su una delle tante faglie plio-quaternarie che interessano Capo Sant’Elia. A) Foto G. Careddu, 2013, fonte wikipedia; B ) modificata dalle note illustrative del foglio 566 Pula (ISPRA).
D. Zoboli, 2024
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