Una turista ligure di 53 anni è in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Brotzu di Cagliari dopo aver avuto un malore durante un’immersione subacquea a Cala Pira, tra Castiadas e Villasimius, sulla costa sud-orientale della Sardegna.

Questa mattina, la donna, subacquea esperta, si era immersa con un diving center di Castiadas, insieme a un gruppo di persone. Mentre era sott’acqua, è stata colta da un malore. Gli operatori del diving sono intervenuti prontamente, riportandola sul gommone e trasportandola a riva.

All’arrivo, era presente il personale del 118, i carabinieri e la Capitaneria di porto. I medici l’hanno rianimata e stabilizzata, per poi trasferirla in ospedale. Nel frattempo, i carabinieri e la Guardia costiera stanno indagando per ricostruire l’accaduto e determinare eventuali responsabilità.

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904