“Cobalto”: Matteo Porru firma per il Teatro Stabile del Veneto una drammaturgia bucolica e onirica
Per Porru si rinnova un sodalizio con lo Stabile del Veneto, inaugurato con la trasposizione scenica di “Talismani”, la storia che gli era valsa il Premio Campiello Giovani nel 2019.
Si intitola “Cobalto” la drammaturgia firmata dal giovanissimo scrittore, giornalista e drammaturgo Matteo Porru per il Teatro Stabile del Veneto, una delle più prestigiose istituzioni teatrali in Italia. Lo spettacolo, diretto da Francesca Merli, con Alex Cendron e Laura Serena, debutterà il 22 giugno alle 20:30 al teatro Mario del Monaco di Treviso nell’ambito della rassegna GEA Treviso Contemporary Festival 2024. Co-producono lo spettacolo la stessa GEA e il Comitato Teatro Treviso.
In uno sperduto paese di montagna, incastrato in una strettissima vallata, il cielo si inscurisce in pieno giorno, per due volte. La prima coincide con la scomparsa di una donna; nella seconda, a due mesi di distanza, sparisce anche suo marito insieme al gregge che portava al pascolo. I figli della coppia, Bianca e Bruno, si ritrovano dopo anni di silenzio e di reciproca insofferenza, per venire a capo di un caso mondiale che oscilla fra un allontanamento sospetto e un’apocalisse pagana che attira l’attenzione dei più grandi tabloid (e dei più fanatici complottisti). Il villaggio senza nome diventa il teatro dei ricordi e dei segreti dei due fratelli, costretti a rifugiarsi nella baita di famiglia e a ripercorrere la storia maledetta che ha segnato la loro infanzia da figli di pastore. E a raccontarsi le loro vite ormai lontane e logore.
“Cobalto” è un’apocalisse metafisica dove si incontrano reale e onirico, un punto di rottura dell’uomo e della natura che coincidono e collassano.
Per Porru si rinnova un sodalizio con lo Stabile del Veneto, inaugurato con la trasposizione scenica di “Talismani”, la storia che gli era valsa il Premio Campiello Giovani nel 2019.
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