Un’enorme folla commossa oggi al funerale di Stefano Pistis, il militare morto sulla 131

All’ingresso della chiesa, un picchetto militare del 3° bersaglieri ha reso omaggio al feretro di Pistis con tre squilli di tromba eseguiti da un trombettiere della fanfara del reggimento
Tantissime persone hanno partecipato questo pomeriggio al funerale di Stefano Pistis, il 45enne della Brigata Sassari morto lunedì scorso sulla statale 131 dopo che il blindato “Lince” su cui viaggiava con il collega Roberto Calaresu si è ribaltato.
La cerimonia è stata officiata da monsignor Sergio Siddi, vicario generale dell’Ordinariato Militare per l’Italia, insieme al cappellano militare del terzo reggimento bersaglieri, padre Antonio Atzeni, e don Pietro Piras, parroco della chiesa di Sant’Anna Arresi, paese natale di Pistis, della sua moglie e dei tre figli.
Nelle prime file della chiesa erano presenti, oltre ai familiari, anche la sindaca di Sant’Anna Arresi Anna Maria Teresa Diana e la presidente della Regione Alessandra Todde.
All’ingresso della chiesa, un picchetto militare del 3° bersaglieri ha reso omaggio al feretro di Pistis con tre squilli di tromba eseguiti da un trombettiere della fanfara del reggimento. Sulla bara, avvolta nel tricolore e portata a spalla dai militari del 3°,una fotografia di Pistis, il suo cappello piumato dei bersaglieri e le sue decorazioni, simboli di una vita dedicata al servizio del paese e trascorsa in molte missioni di pace all’estero.

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