Lo sapevate? Al “Museo del cibo disgustoso” in Svezia ci sono ben 2 prelibatezze sarde

Non solo casu marzu: tra lo shirako, un sacchetto che contiene lo sperma del merluzzo di cui sono ghiotti i giapponesi, le tarantole fritte e il balut, un uovo d’anatra fecondato tipico delle Filippine, ecco fare la sua figura un altro prodotti tipico della nostra Isola. Provate a indovinare quale!
Il cibo è molto più che un semplice sostentamento. I cibi curiosi provenienti da culture esotiche hanno sempre affascinato l’uomo. Ma ciò che è delizioso per una persona può essere disgustoso per un’altra. La funzione evolutiva del disgusto è quella di aiutarci a evitare le malattie e il cibo non sicuro. Sebbene però l’emozione sia universale, i cibi che troviamo disgustosi non lo sono. Il Disgusting Food Museum di Malmo invita i visitatori a esplorare il mondo del cibo e a sfidare le loro nozioni su cosa è e cosa non è commestibile.
Il Museo svedese presenta 80 dei cibi più disgustosi del mondo, che i visitatori più avventurosi potranno annusare e assaggiare.
Tra questi troviamo ben 2 prelibatezze provenienti dalla nostra Isola: tra lo shirako, un sacchetto che contiene lo sperma del merluzzo di cui sono ghiotti i giapponesi, le tarantole fritte, il balut, un uovo d’anatra fecondato tipico delle Filippine, ecco fare la loro figura su casu marzu e su callu.
Il primo è il leggendario formaggio coi vermi (in realtà si tratta della Piophila casei, la mosca casearia, che depone le uova all’interno della forma, lasciandovi le larve che si nutrono del formaggio e ne modificano il sapore, grazie all’apporto di proteine), mentre il secondo è l’abomaso dei capretti non ancora svezzati, dal sapore forte e pungente. Cosa ne pensate?
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