Scoprendo Carlo Pes: da musicista giramondo ad arrangiatore dei capolavori “Il Mondo” e “Che sarà”

Nel corso degli anni '50, entra a far parte dell'Orchestra della Rai e fonda il celebre complesso Marc 4 insieme a Maurizio Majorana, Antonello Vannucchi e Roberto Podio, contribuendo alla realizzazione di numerose colonne sonore per il cinema italiano.
Non tutti sanno che dietro alcuni capolavori assoluti della musica italiana si cela il talento musicale di un figlio di Sardegna, Carlo Pes.
Nato a Cagliari nel 1927 Carlo Pes è stato arrangiatore di numerosi brani oggi considerati pilastri della musica leggera. Da giovane si trasferì con la famiglia a Roma. Qui perfezionò i suoi studi musicali appassionandosi fin da subito di musica jazz.
Il suo percorso artistico inizia negli anni ’40, esordendo come chitarrista in varie formazioni e collaborando con talenti del calibro di Enrico Simonetti e Bruno Martino. La sua versatilità lo porta a suonare con grandi nomi del jazz come Lionel Hampton, Stan Getz e Django Reinhardt.
Nel corso degli anni ’50, entra a far parte dell’Orchestra della Rai e fonda il celebre complesso Marc 4 insieme a Maurizio Majorana, Antonello Vannucchi e Roberto Podio, contribuendo alla realizzazione di numerose colonne sonore per il cinema italiano.
Il suo interesse per il folklore musicale lo porta in Brasile, dove studia e si lascia ispirare dalla ricchezza musicale del paese. Il brano “Quisasevà”, inciso nel 1963, diventa una sigla televisiva di successo.
Negli anni ’70, trascorre un periodo negli Stati Uniti, collaborando con rinomati musicisti e arricchendo il suo bagaglio artistico. Il ritorno in Italia lo vede stabilirsi a Roma, dove continua la sua attività musicale sia come esecutore che come compositore. Le sue composizioni, tra cui “Il mondo” e “Che sarà”, diventano dei veri e propri evergreen della musica italiana.
Pes si distingue anche come arrangiatore e compositore per artisti di fama internazionale, lavorando con nomi come Mina, José Feliciano e Franco Califano. Con la “Tigre di Cremona” e “il Califfo” scrive firma le musiche di un bellissimo album, “Amanti di Valore”. Indimenticabili brani come “Il poeta che non pensa mai” e “La mia vecchiaia”. La sua vasta esperienza lo porta a collaborare con diverse etichette discografiche e a realizzare colonne sonore per il cinema.
Negli anni ’80, fonda il Sestetto Swing di Roma, un ensemble dedicato allo swing che incide un album di successo per la Fonit Cetra.

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