Un singolo colonna sonora di un film e mille progetti: un salto nella carriera di SOLOSOPHIA, giovane promessa sarda
Apre concerti di artisti internazionali, ha cantato al fianco di Elisa ed era tra gli ospiti del Red Valley: il curriculum della 23enne budonese di nascita ma olbiese d’adozione SOLOSOPHIA è bello pieno. Conosciamola meglio
Laurea a pieni voti al Bachelor of Arts in Popular Music, apertura di concerti importantissimi, partecipazione a The Voice of Italy – con il team di Guè Pequeno –, entrata tra i vincitori di Area Sanremo ed esibizione con Elisa al BackToTheFuture tour sulle note di Eppure sentire e al Red Valley tra voci internazionali: insomma, il curriculum della 23enne budonese di nascita ma olbiese d’adozione SOLOSOPHIA è bello pieno, considerando anche che in questo momento frequenta una magistrale presso il DAMS Roma Tre, indirizzo musica, e insegna alla Sonos, un’altra scuola di Olbia.
Una passione, la sua, che è nata probabilmente con lei.
«La mia passione per la musica si sviluppa durante la mia infanzia,» racconta infatti «è sempre stata una costante fin dalla tenera età, dall’ascolto alla composizione, dall’andare ai concerti e l’ascoltare dischi in macchina allo scrivere poesie sui tovaglioli.»
Tutte le sue giornate sono scandite a ritmo di musica.
«Università, due scuole come insegnante e la carriera… è difficile? Sì, molto!» ammette. «Anzi moltissimo! Ma è una vita piena di cose che per quanto impegnative amo fare e anche se con qualche rischio di “born out” cerco di essere sempre impeccabile nel momento in cui mi prefiggo degli obiettivi.»
Il canto e la composizione sono l’aria che respira, il suo mondo, il fuoco che arde dentro di lei.
«È scontato da dire, ma è vita, letteralmente. Il mio calendario è costellato di impegni che riguardano la musica, per quanto sia così “intangibile” per alcuni versi è ciò che mi rende chi sono, le cose che vivo, gli impegni, i progetti, dipendono tutti da lei. È una relazione che ti toglie e ti dà tantissimo allo stesso tempo.»
SOLOSOPHIA: come racconta, è stato il papà ad averle dato l’input per questo nome d’arte. «Dopo una lunga ricerca durata mesi e mesi con lo scopo di trovare un nome che mi rappresentasse senza snaturare il mio nome di battesimo, che mi piace tanto, soprattutto perché scritto in questo modo, durante una conversazione di famiglia mio padre se ne è uscito dicendo: “Ma SOLOSOPHIA, tutto attaccato?”»
Adesso, la 23enne è impegnata nel suo nuovo progetto, 14 tracce per raccontare appieno la realtà in cui viviamo: Anima Viola.
«Anima Viola è una sintesi del mio essere, chi arriva ad ascoltare il disco fino in fondo capisce veramente l’essenza di ciò che sono stata. Parlo al passato perché sono dell’idea che ognuno di noi si evolve costantemente e Anima Viola resterà per sempre una parte di me, ma che in qualche modo conterrà sempre più delle tracce di un percorso e non la tappa finale di ciò che siamo. Al momento il brano a cui sono più affezionata è “Basta”. Contiene un linguaggio forte quanto la dinamica di cui si parla, la libertà della donna.»
Luci a led, ultimo singolo, è stato inserito all’interno della colonna sonora di un film americano, Paradox Effect, che uscirà prossimamente al cinema. «Il singolo nasce con l’intento di coinvolgere il pubblico durante le live, non a caso è molto orecchiabile e porta con sé un mood molto positivo. Il fatto che sia stato scelto per un film di questo calibro ancora mi rende incredula, probabilmente comincerò a realizzare solo quando sarò seduta sulla sedia di qualche cinema!»
Tra le esperienze più significative, la cantautrice ne sceglie una: «Sicuramente una delle più emozionanti è stata suonare all’isola di Wight in Inghilterra durante l’ISLE OF WIGHT FESTIVAL insieme alla band dell’università in cui mi sono laureata nel 2022, Sonus Factory. Tre giorni di musica, aria aperta, alla scoperta di un posto nuovo, pensare che la sera dopo aver suonato abbiamo assistito al concerto dei Muse da una ruota panoramica al centro del parco… un’esperienza indimenticabile, da rifare sicuramente!»
Tra i progetti a breve termine, spiega la 23enne, è trovare un’agenzia di Booking per suonare il più possibile, mentre… «A lungo termine, da brava sarda non dico niente per scaramanzia, ma mi auguro e auguro a tutti coloro che lavorano con me e che ci supportano di fare sempre tutto con amore e determinazione che i treni non arrivano da sé, bisogna andare a prenderseli e guidarli.»
«È difficile dare un consiglio ai giovani che vogliono percorrere una strada simile,» prosegue «perché a differenza di dieci anni fa le modalità per fare musica e diventare qualcuno sono completamente cambiate, sono molto meno meritocratiche ma allo stesso tempo molto più democratiche, chiunque può produrre indipendentemente un prodotto anche in un home studio. La differenza secondo me nel riuscire a perdurare nel tempo la fa l’avere veramente qualcosa da dire e saperlo comunicare con la giusta credibilità e talento.»
E ora, attendiamo il prossimo live, il 12 maggio al Vintage Market di Roma a partire dalle ore 17.30.
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