“Quando abbiamo detto ai nostri familiari e amici che stavamo lasciando tutto per trasferirci in una piccola isola nel Mar d’Irlanda, ci hanno presi per pazzi. Ma oggi, con il senno di poi, rifaremmo questa scelta mille volte.” Così Giorgia Artitzu, 43enne nata a Cagliari, racconta il coraggioso percorso che l’ha portata a lasciare la sua terra per iniziare una nuova vita sull’Isola di Man, insieme a suo marito Pier Luigi e ai loro due figli.

Giorgia e Pier Luigi
Diplomata come ragioniera e perito commerciale programmatore, Giorgia aveva iniziato l’università di Giurisprudenza, ma ha dovuto interrompere gli studi a soli due esami dalla laurea per motivi lavorativi. Dal 2004 al 2016 ha lavorato nel settore del gioco, nelle Sale Bingo, e proprio lì, nel 2005, ha incontrato Pier Luigi, che sarebbe diventato suo marito. Lui, 48enne nato a Quartu Sant’Elena, aveva vissuto a Como fino ai 25 anni, per poi rientrare in Sardegna. Nel 2009 si sposano e negli anni successivi arrivano Francesco (2012) e Jacopo (2014).

Ma qualcosa dentro di loro cominciava a cambiare. Pier Luigi sentiva il bisogno di nuovi stimoli lavorativi: dopo 15 anni come direttore di Sale Bingo, si iscrisse a un corso per diventare croupier di casinò, con l’idea di lavorare sulle navi da crociera. Il primo passo fu trasferirsi a Roma. Dopo aver completato il corso, nel 2016 Pier Luigi si trasferisce a Manchester per un periodo di training e per imparare l’inglese. Dopo appena tre mesi, arriva un’offerta di lavoro in un casinò della Isola di Man. Superato il test, nell’agosto 2016 inizia a lavorare a Douglas, la capitale.
“È stato un momento di svolta. Lui era lì, io ero ancora in Sardegna con i bambini piccoli. La scelta era difficile: lasciare il mio lavoro, la mia casa, la mia famiglia per seguirlo in un posto che non conoscevo. Ma l’abbiamo fatto per i nostri figli, per dare loro più opportunità.”

Così, nell’ottobre 2016, Giorgia prende una delle decisioni più difficili della sua vita: lasciare tutto e trasferirsi con i suoi due bimbi di 3 e 2 anni in un paese di cui non conosceva né la lingua né la cultura.
“I primi tempi sono stati durissimi. Non parlavo inglese, non potevo comunicare, mi sentivo persa. Ma sapevo che non potevo mollare.” Con tanta tenacia, Giorgia impara la lingua e, nel marzo 2017, inizia a lavorare come dipendente nel casinò, diventando poi manager. Un ruolo che ricopre per diversi anni, fino alla pandemia. Il Covid porta con sé incertezze e cambiamenti, ma Giorgia decide di cogliere l’opportunità per reinventarsi. Si iscrive a una beauty school, ottiene la qualifica da onicotecnica e, nel 2020, inizia a lavorare in un centro estetico.

“Non mi sono mai fermata. Sentivo il bisogno di costruire qualcosa di mio, di avere indipendenza e stabilità.” A dicembre 2023 arriva il grande passo: lascia il centro estetico per mettersi in proprio e nasce Nail by Giorgia, il suo business. Oggi è una self-employed, una lavoratrice autonoma, padrona del suo destino.
Nel frattempo, i bambini crescono: Francesco è al primo anno di High School, Jacopo all’ultimo anno di Primary. Il sistema scolastico è diverso da quello italiano: si inizia a 4 anni e si termina a 16 anni. “Nove anni fa ci dicevano che eravamo sconsiderati, che l’Isola di Man era un posto sperduto. In effetti, la conoscono soprattutto per il Tourist Trophy, la gara di moto più pericolosa del mondo. Ma oggi possiamo dire che qui si vive bene. Gli stipendi sono adeguati, la sanità pubblica funziona, la scuola è efficiente, il ritmo di vita è tranquillo.” Ovviamente, non è tutto perfetto: il clima grigio, umido e ventoso è molto diverso da quello della Sardegna, e i trasporti spesso sono difficoltosi per via delle condizioni meteorologiche.

Giorgia e Pier Luigi
Ma tornare in Sardegna? “Per ora no. Vogliamo che i nostri figli completino il loro percorso scolastico qui. Poi si vedrà. Mai dire mai, ma oggi, qui, stiamo bene.” E intanto, Francesco e Jacopo crescono bilingui, con la possibilità di imparare altre lingue come lo spagnolo e il francese.
Una scelta coraggiosa, fatta con il cuore e con la testa, che ha portato Giorgia e la sua famiglia a ricostruire la loro vita lontano dalla Sardegna, ma senza mai dimenticare le proprie radici.
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