Venerdì Santo a Cagliari, la processione è un rito secolare che coinvolge fedeli e appassionati di tradizione
Un’antica tradizione, che nasce nel periodo spagnolo, nel quartiere di Villanova, di cui sono gelosi custodi i confratelli e le consorelle dell’Arciconfraernita della Solitudine, che si occupano ogni anno di allestire la solenne processione del Cristo morto sempre molto attesa da fedeli e amanti delle tradizioni.
La solenne processione del Cristo morto che si svolge il Venerdì Santo a Cagliari è un’antica tradizione, che nasce nel periodo spagnolo, nel quartiere di Villanova, di cui sono gelosi custodi i confratelli e le consorelle dell’Arciconfraernita della Solitudine.
Il Venerdì Santo, tra le 12.30 e le 13, il Crocefisso ligneo a grandezza naturale, di fattura spagnola risalente al 1600, viene portato a spalla dai confratelli e dai fedeli fuori dalla Chiesa di San Giovanni Battista a Villanova. Il simulacro viene portato in processione preceduto dai colpi del tamburo, che ricordano il rituale con cui si accompagnavano i condannati a morte al patibolo, e dalle consorelle vestito di nero e con il volto velato, che si dispongono in due file parallele e portano un cero in mano, come era in uso negli antichi cortei funebri.
A seguire il grande simulacro del Cristo, la statua della Vergine addolorata vestita a lutto, con il coro dei 100 cantori della confraternita che accompagnano la processione con canti tramandati oralmente che hanno la particolarità di essere urlati per esprimere la sofferenza straziante della passione e della morte di Cristo. Insieme al gruppo dei cantori camminano anche due bambini in costume che rappresentano l’Apostolo San Giovanni e Maria Maddalena un antico retaggio delle sacre rappresentazioni medievali.
La processione attraversa Via San Giovanni a Villanova, passa per il Bastione San Remy e attraverso la Porta dei Leoni per giungere, percorrendo via Cannelles, alla Cattedrale nel quartiere di Castello, dove alle 15 la grande statua del Crocefisso viene posta sull’altare, e la folla riunita nelle navate, assiste alla cerimonia dell’Innalzamento della Croce, successivamente il Cristo viene adagiato nel transetto per l’adorazione, infine la statua dell’Addolorata fa ritorno alla chiesa di San Giovanni.
La processione si svolge ogni anno con grande seguito e ieri, in un pomeriggio assolato, ha riunito fedeli, curiosi, amanti della tradizione e turisti in un momento di forte espressione di fede popolare, che fa parte delle antiche tradizioni cittadine.
(foto Valentina Lixi)
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