Ousmane Diop, dal Senegal a Sassari: dopo tanti sacrifici è oggi protagonista assoluto della Dinamo

La Dinamo Banco di Sardegna Sassari celebra il suo centro, Ousmane Diop, assoluto protagonista della strepitosa vittoria di domenica dei Giganti contro la capolista Brescia al Pala Serradimigni per 106-101.
“Manda in visibilio il pubblico del PalaSerradimigni che lo ama alla follia. La sua energia, la sua carica, la sua voglia di non perdere sono state il simbolo della Dinamo contro Brescia. Prende un rimbalzo in testa a Miro Bilan, schiaccia, si butta per terra, le tocca tutte, il tuffo con antisportivo di Della Valle vale la rimonta. Massimo in carriera per punti 28 e valutazione 36, miglior prestazione stagionale e Manì MVP indiscusso del successo contro i lombardi. Ma le statistiche non rendono appieno la carica emotiva, il pathos, il cuore con cui gioca questo ragazzo di Rufisque Senegal è un tesoro dal valore inestimabile”.
Così la Dinamo Banco di Sardegna Sassari celebra il suo centro, Ousmane Diop, assoluto protagonista della strepitosa vittoria di domenica dei Giganti contro la capolista Brescia al Pala Serradimigni per 106-101.
Ma questo è solo il culmine di una carriera che il cestista senegalese ha costruito a suon di sacrifici e impegno. Il seguitissimo blog di basket “La Giornata Tipo” racconta – all’indomani della bella vittoria sassarese – la storia di questo ragazzo che ha pochi eguali nello sport italiano.
“Sassari ha battuto Brescia dopo un supplementare 106-101 – si legge nel post di La Giornata Tipo -. Il migliore in campo è stato Ousmane Diop: 28 punti, 70% al tiro, 8 rimbalzi, 36 di valutazione. Un ragazzo che viene da lontano e che ha vissuto quello che la stragrande maggioranza di noi non vivrebbe nemmeno in dieci vite”.
“A 13 anni ha salutato la sua famiglia in Senegal con una promessa fatta a mamma, papà e ai cinque fratelli: “Tornerò quando diventerò un giocatore e potrò comprarvi una casa nuova” – si legge ancora -. Il giorno dopo, in Italia, nella sua nuova famiglia, ha dormito per la prima volta da solo in un letto singolo. Per tredici anni ha condiviso un lettino con tre fratelli. Non ha più visto la sua famiglia per 9 anni, dai 13 ai 22, piangendo ogni sera che sentiva al telefono la mamma. Ma quando è finalmente tornato, poco tempo fa, è stato il giorno più bello della sua vita. Ha visto piangere suo padre per la prima volta, ha abbracciato sua madre a lungo dentro quella casa nuova che è riuscito finalmente a comprargli. Ha messo a segno il suo record di punti in Serie A. È forse il giorno più bello della sua carriera. “Ho visto che cos’è la povertà, ecco perché io oggi mi sento fortunato”: Ousmane Diop è questo. È un grande giocatore, è un ragazzo che non vedrete mai senza il sorriso stampato in faccia”.

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