Il Cine-Teatro Massimo ebbe luce nel 1947 grazie alla fam. Merello e in quei tempi, con i suoi 1.500 posti, fu uno dei più grandi d’Europa. Forse non tutti sanno che si rivelò uno dei più moderni e all’avanguardia grazie alla coppia che lo gestì sin dalla nascita, Ivo Mazzei e la moglie Lina Orani, nota come Lilla, donna moderna e raffinata, dalle inesauribili risorse, imprenditrice capace e tenace.

L’affezione per Il Massimo, che Lilla Orani considerava una propria creatura, la portò a far ricavare, all’interno della struttura, una propria abitazione adibita ad ufficio. Lilla aveva così modo di accedere, in qualunque momento, all’interno del teatro da una porta “segreta”. Nell’abitazione così realizzata curava la programmazione degli spettacoli e intratteneva rapporti con i vari impresari.

Si deve all’iniziativa di questa imprenditrice se nella città di Cagliari si poté assistere a partire dal 1948, all’allestimento di opere e rappresentazioni teatrali di notevole impegno, in cui si cimentarono artisti tra i quali: Maria Callas, Mario del Monaco, Eduardo De Filippo, Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman e tanti altri.

𝐹𝑜𝑛𝑡𝑒: 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑇𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜 𝑀𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑎 𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑜𝑙𝑖𝑛𝑎 𝑉𝑎𝑛𝑖𝑛𝑖, 𝑇𝑖𝑧𝑖𝑎𝑛𝑎 𝐶𝑖𝑜𝑐𝑐𝑎 𝑒 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑔𝑖𝑜 𝑀𝑢𝑐𝑒𝑙𝑖.

Un dramma che si è trasformato in un doppio dolore. A distanza di 4 mesi dall’incidente sulla Statale 466, tra Serdiana e Ussana, che era costato la vita a Mirko Farris, 37 anni, di Quartu, è morto anche il conducente della moto, Roberto Sirigu, suo coetaneo e concittadino.

Era l’alba del 19 aprile quando la moto guidata da Sirigu si è schiantata contro un cartello stradale. L’impatto, violentissimo, non ha lasciato scampo a Farris, sbalzato a diversi metri di distanza e morto sul colpo. Il conducente, invece, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Dai primi accertamenti, la Procura di Cagliari aveva disposto esami tossicologici immediati, che avevano evidenziato un tasso alcolemico di 1,87 grammi per litro, oltre tre volte il limite consentito. Per questo motivo, il 39enne era stato denunciato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Dopo il ricovero, Sirigu era stato dimesso e aveva fatto ritorno a casa, dove sembrava essersi ripreso fisicamente, pur portando addosso il peso del dramma. Ma nelle scorse ore è arrivata la notizia della sua morte improvvisa. Sul corpo – riferiscono fonti investigative – non sarebbero stati trovati segni di violenza, escludendo al momento l’intervento di terzi.