In un gesto da condannare senza riserve, ieri sera a Monserrato si è verificato un brutto episodio: i titolari di una tabaccheria sono stati attaccati con violenza e derubati dell’incasso mentre stavano chiudendo il negozio.

Questo vile atto di violenza ha scosso la comunità locale.

Le forze dell’ordine, tra cui i Carabinieri della stazione locale e del radiomobile di Quartu, sono immediatamente intervenute per individuare i possibili responsabili di questo crimine. Le indagini sono in corso e si stanno valutando tutte le piste possibili.

Secondo le prime informazioni, i rapinatori avrebbero agito con estrema determinazione, attendendo pazientemente che i proprietari chiudessero la tabaccheria prima di aggredirli. Dopo aver sottratto una somma considerevole, stimata intorno ai 2.000 euro, i malviventi sono fuggiti dalla scena del crimine.

Le autorità ritengono che le immagini di videosorveglianza della zona possano rivelarsi cruciali per identificare e catturare i responsabili di questo vile atto.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.