L’Università degli Studi di Cagliari e il CTM insieme per lanciare una campagna di comunicazione con l’obiettivo di migliorare la mobilità di studenti e studentesse. La campagna avrà inizio questa settimana al rientro dalla pausa natalizia.

L’iniziativa nasce a ottobre con l’istituzione di tavoli tecnici di confronto tra i due enti, con la collaborazione dei rappresentanti di studenti e studentesse che si sono fatti portavoce delle esigenze della comunità studentesca universitaria.

Il dialogo avviato mesi fa è stato propedeutico per la pianificazione di una campagna di comunicazione che punta a ottimizzare le informazioni, i tempi di percorrenza e a migliorare in questo modo l’esperienza di viaggio di studenti e studentesse che usufruiscono ogni giorno dei servizi di trasporto pubblico.

Il tavolo tecnico ha visto la partecipazione di rappresentanti di UniCa e del CTM con il coinvolgimento diretto di alcune associazioni studentesche, che daranno il loro contributo attivo per verificare eventuali percorsi alternativi a quelli ora esistenti. Il cuore della campagna è il lancio di un questionario che sarà disponibile sul sito del magazine dell’Università e sul sito di UniCA, utile per raccogliere indicazioni mirate a migliorare il servizio offerto e a rendere la mobilità per la comunità universitaria non solo efficiente ma anche un’esperienza intelligente e integrata nel contesto universitario.

Sono inoltre state realizzate mappe dettagliate che verranno distribuite nelle sedi dell’Ateneo (atri dei Campus) e nei luoghi frequentati da studenti e studentesse (biblioteche, mense, case degli studenti).

L’importanza della sinergia tra le due istituzioni è stata sottolineata dal Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola: “La collaborazione con l’azienda di trasporto pubblico CTM rappresenta per il nostro Ateneo un importante contributo per il miglioramento dei servizi che offriamo alle nostre studentesse e ai nostri studenti. L’Università deve poter garantire, accanto alla formazione accademica, accesso a una mobilità efficace ed efficiente nell’ottica di un servizio rivolto al territorio. La partnership con il CTM va in questa direzione, dal momento che mira al miglioramento della vita studentesca della nostra comunità.”

Il Presidente di CTM, Avv. Carlo Andrea Arba, sottolinea l’importanza di questa collaborazione: “Il tavolo tecnico e la campagna di comunicazione congiunta rappresentano un’opportunità per costruire ponti solidi tra istituzioni e studenti. La nostra missione è offrire una mobilità intelligente e centrata sulle esigenze degli studenti e questa collaborazione è fondamentale per raggiungere questo obiettivo.”

CTM e l’Università di Cagliari si impegnano a fornire informazioni dettagliate sull’utilizzo ottimale dei mezzi pubblici attraverso i propri canali istituzionali, l’app Busfinder e i social media.

Mentre le strade si riempivano di colori, costumi tradizionali e fedeli in festa per la storica processione di Sant’Efisio, un gruppo di volontari ha scelto una celebrazione diversa, silenziosa ma profondamente significativa. Sono gli Amici della Strada Sardegna, insieme ai Volontari di Strada della Caritas dell’Arcidiocesi di Cagliari, che ieri hanno dedicato la giornata alle persone più fragili.

“Nella giornata della festa abbiamo preferito andare incontro a chi non può permettersi neppure un bicchiere d’acqua fresca. Questa è stata la nostra forma di devozione”, ha spiegato Roberto Carrus, presidente dell’associazione Amici della Strada Sardegna. Le segnalazioni ricevute da cittadini e operatori sociali hanno permesso ai volontari di raggiungere diverse famiglie in gravi difficoltà economiche, alcune senza i servizi essenziali e con numerosi figli a carico.

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Nel pomeriggio, un altro gesto simbolico: un vassoio di dolci è stato consegnato in una casa protetta a Quartucciu, portando un momento di dolcezza e compagnia a chi vive condizioni di solitudine e fragilità. Più tardi, nella notte, è stato consegnato un paio di scarpe a un clochard che camminava scalzo per le strade della città. “Condividere il poco che si ha è il gesto più potente. In fondo, siamo convinti che Sant’Efisio avrebbe approvato questa scelta: portare conforto dove ce n’è più bisogno”, ha aggiunto Carrus.

La giornata si è conclusa senza clamore, ma con la consapevolezza che anche un piccolo gesto può cambiare la giornata – o la vita – di chi ha meno. Una festa diversa, fatta di solidarietà, ascolto e presenza concreta. “Ringraziamo chi ci aiuta a segnalare queste situazioni invisibili. Sono proprio queste voci che ci permettono di intervenire dove i problemi sono più gravi”, ha sottolineato Carrus. Una missione che continua, silenziosa e quotidiana, nei vicoli delle città e nelle periferie dimenticate.