Tempo fa gli abitanti di Quartucciu venivano chiamati “Parigini”: sapete perché?
Non ci sono quartieri romantici o Torre Eiffel, né tanto meno cattedrali gotiche e passeggiate lungo la Senna. Nessuna somiglianza con la città degli innamorati, Quartucciu alla fine del Settecento si meritò questo soprannome (allora dispregiativo) per una questione storica molto più importante.
Non ci sono quartieri romantici o Torre Eiffel, né tanto meno cattedrali gotiche e passeggiate lungo la Senna. Nessuna somiglianza con la città degli innamorati, Quartucciu alla fine del Settecento si meritò questo soprannome (allora dispregiativo) per una questione storica molto più importante.
Nel 1789 i francesi, con la presa della Bastiglia, rovesciarono la situazione nel proprio paese e cercarono di esportare la rivoluzione in tutta l’Europa. La Sardegna, data anche la sua posizione nel Mediterraneo, rientrava nelle mire del nuovo governo francese antifeudatario, che inviò una flotta per cercare di conquistarla. I Piemontesi che governavano l’Isola e i feudatari sardi, impauriti per la prospettiva di perdere i loro privilegi si prepararono ad affrontare i francesi, arruolando a pagamento in una milizia nel 1792 volontari tra contadini e pastori. Non aderirono però gli abitanti di Quartucciu, che per questo motivo vennero appellati “parigini” e “traditori” dai volontari dei paesi vicini.
Nel 1793 i francesi sbarcarono vicino a Quartu, provarono ad assediare Cagliari ma furono respinti e costretti ad abbandonare l’impresa, anche grazie a una burrasca.
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